Lettera aperta dell'editore - newsletter estate 2015
Faccio l’editore da 23 anni. Pubblico tanti classici e testi curiosi, ma anche molti libri di poesia.
Fare l’editore è un mestiere bellissimo ma anche molto difficile. Ancor di più lo è pubblicare libri di poesia
Perché? Perché si entra in un ambito letterario fragile (poche vendite, attenzione spesso autoreferenziale e referenziale di ritorno: parlo di te e del tuo libro perché tu hai parlato di me e del mio libro). Per di più si presta il fianco agli amici, pronti a lodarti ma anche a criticarti (se sono amici veri), e ai nemici, ai detrattori, quelli pronti a dire che non sei più l’editore di una volta perché ti avvali di quel collaboratore piuttosto che di quell’altro oppure perché hai pubblicato il libro di quell’autore solo per convenienza quando, invece, tutti pensano che non valga niente ecc…
Che dire, gli amici veri queste cose solitamente te le dicono in faccia; i detrattori preferiscono dirselo tra di loro negli incontri, quasi fossimo ritornati ai tempi della carboneria, oppure sventolarlo pubblicamente sui social media, certi dell’impunità di un nick name o in generale di internet.
Ecco, la migliore risposta per tutti ce la offrono due articoli pubblicati recentemente sui quotidiani, a firma di due giornalisti che non sono certo collaboratori della casa editrice né hanno in animo di diventarne autori.
Eccoli:
Davide Brullo su “Il Giornale” del 14-7-2015:
“D’altronde, la rinuncia alla poesia è cominciata nel 2010, con la morte del mitologico Almanacco dello specchio, la cui “missione” è stata raccolta, dal 2013, dal piccolo editore Raffaelli (con risultati economici quasi nulli). Ecco, la poesia, la grandissima poesia, è sorta sempre tra le vigne dei piccoli editori, Scheiwiller prima, Crocetti, Raffaelli, La Vita Felice ora.”
e Alessandro Rivali, su “Libero” del 18-7-2015:
“La poesia salvata dalla follia dei piccoli editori. I versi non vendono e pubblicarli è un lusso insostenibile per l'editoria in crisi. Eppure un pugno d'irriducibili continua a credere nella capacità dei poeti di cambiare il mondo. Ecco chi sono.
… Se gli editori grandi (quelli piccoli, come La Vita Felice di Gerardo Mastrullo, fanno un gran lavoro) decideranno di abbandonare la poesia, sarà certo un peccato.”
Per questo e tanti altri motivi, dedico a tutti gli appassionati di poesia, “amici” e “nemici”, “benefattori” e “detrattori”, un mese di poesia super scontata del 25% e con spese di spedizione di appena 1,5 euro o addirittura gratuite per l’acquisto di almeno due libri.
Questa opportunità sarà attiva da domani 22 luglio e durerà fino al 31 agosto 2015
Ecco le collane interessate all’iniziativa:
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-labirinti-72.html
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-colloqui-di-poesia-…
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-le-voci-italiane-74…
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-sestante-critica-98…
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-agape-62.html
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-sguardi-82.html
https://www.lavitafelice.it/libri-genere-niebo-77.html
Al di là dell’occasione e della promozione, confido che questa mia “lettera aperta” susciti un interessante e costruttivo dibattito sulla poesia.
Un caro saluto a tutti e l’augurio di una bella estate.
Gerardo Mastrullo, editore de La Vita Felice
21.7.15