Gabriella Montanari [voce]
![]() Arsenico e nuovi versetti
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autori: | Gabriella Montanari |
formato: | Libro |
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Gabriella Montanari legge "due stracci, uno spazzolino e un cadavere in valigia" tratto dall'imminente pubblicazione "Arsenico e nuovi versetti" (in uscita a inizio marzo 13)
due stracci, uno spazzolino e un cadavere in valigia
– la crisi congiunturale
– le croniche ristrettezze economiche
– le scadenze da rispettare
– il pattume da portar fuori
– il coniglio nano in fase terminale:
alibi scontati
all'inedia che chiama fatica
al fatto che non verrà
ma io parto lo stesso
bastano un cambio, le poesie di Ginsberg
una stanza prenotata e i wafers che fondono in borsa
carrozza 5, poltrona 62
e via
il capotreno si presenta,
con accento più da crucco che da franco,
ma i passeggeri sonnecchiano e non commentano
e persino quei cafoni dei cellulari tacciono,
afoni di trilli e gracchiamenti
il cielo è un tubetto di blu di cyan esploso tra le mani
[del gran maestro
e sotto la loggia d'oriente il sole è uno smile allucinogeno
[che grida
«morte alla quotidianità boia e assassina!»
Parigi è già alle spalle
e io mi sento come espulsa
da un utero stremato
da secoli di travaglio
la brodaglia spacciata per caffè
passa e impesta l'aria
nei suoi bicchieri di carta da 2 euro e 20 centesimi
e c'è sempre almeno un idiota che ci casca
la colza,
oro fetido che ammorba e ingrassa,
si sbraga sui prati come un tuorlo
strapazzato dal vento e dalle anime perse
il vicino
franco-italo-tunisino
con la famiglia a Cinisello Balsamo
emerge dai suoi manga
e mi fa notare
che c'è la coda sia al cesso che al bar
«un circolo vizioso» – gli faccio
«nel primo ci si libera della merda
nel secondo la si paga uno sproposito»
seguono ore di dilatata campagna
vacche
ancora vacche
sempre vacche
del resto
lo sanno anche loro
che lo rumino di continuo
ma lui
– bolo indigesto –
mi resta in gola
e mi rende acida.
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