10 novembre 13 Giorgio Orelli (1921-2013) stanotte è morto

Giorgio Orelli (1921-2013) stanotte è morto. La poesia di lingua italiana e tutta la poesia, perde un grande maestro, un grande conoscitore di Dante, un grande critico, uno straordinario poeta. [F. Alborghetti]
Aveva 92 anni. Leventinese di Villa Bedretto, era una delle principali figure della letteratura e della cultura del Canton Ticino. Insegnante per molti anni alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e al Liceo cantonale poi, si distinse per l'attività di narratore, saggista e traduttore. Considerato tra i maggiori conoscitori ed interpreti della poesia italiana del Novecento, ha sovente pubblicato le proprie opere (ricordiamo "Sinopie", "Spiracoli", "Il collo dell'anitra") con gli editori italiani Scheiwiller e Mondadori.
Tra i numerosi riconoscimenti che Orelli ha ricevuto ci sono il Premio Chiara alla Carriera nel 2001 e il prestigioso Premio Schiller nel 1988.
Traduttore di Goethe, nei suoi saggi si è occupato dell'opera di Montale, Foscolo, Dante, Ariosto e Leopardi.
L'ESTATE A PRATO LEVENTINA
La sera odora d’erba
appena falciata,
e, più vicino, di fieno.
Mia figlia mi chiama da lontano.
C’è d’improvviso un fresco già di settembre: dava
nuova lena a mio padre tornando dalla caccia
alta, convinto sempre di trovare
qualche marmotta ancora fuori.
Non salite sull’alpe, due vacche hanno grasse pasture
e lunghe. Ora che mosche e tafani
le molestano meno, muovono
le orecchie con una dolcezza
che ricorda le mani delle piccole
danzatrici del Siam: giacendo
torpide o stando in piedi inverse, l’una
a ridosso dell’altra senza toccarsi.
La notte odora di fieno, da una finestra aperta
mi porta parole
di una vecchia (la vedo ora di schiena)
che, sola, prega.
Giorgio Orelli