FUORIASSE n. 5 (gennaio 2013), la rivista di Cooperativa Letteraria

FUORIASSE n. 5 (gennaio 2013), la rivista di Cooperativa Letteraria (TO) riporta numerose segnalazioni relative a pubblicazioni La Vita Felice:
pag. 28: un inedito di Matteo Maria Orlando
pag. 45: evidenza per “Inversi panici” di Maurizio A. Molinari e “Gli scorpioni delle Langhe” di Tiziano Fratus
pag. 46: evidenza per “Nessuno ripara la rotta” di Paolo Agrati
pag. 70: recensione di Salvatore Sblando su “Gli imperfetti sono gente bizzarra” di Rita Pacilio
pag. 71: recensione di Elio Grasso su “Brindisi degli angeli” di Anila Hanxhari; presentazione a Torino il 6.2.13 riportata a pag. 83
E’ al tema della memoria che fa riferimento la scelta di copertina di questo numero, particolare di un’opera di Valentina Anna Carrera intitolata “Il diario di Anna”.
“Il diario di Anna, che ci viene mostrato aperto, con le sue pagine cariche di segni ci ricorda col suo doppio simbolismo (la parola scritta è infatti un doppio simbolo perché è simbolo di un'idea a sua volta simbolo della cosa) che in tutti noi c'è un po' di Anna Frank, la ragazzina che si ritrova a vivere qualcosa che non riesce neppure a comprendere, e che cerca di conciliare una situazione enormemente anormale con la normalità dei suoi sentimenti e delle sue emozioni”. (Aldo Torrebruno)
All’interno di questo nuovo numero trovano spazio nuove Sezioni: la nuova Rubrica di Cinema intitolata “ROSEBUD” e curata da Paola De Benedictis.
Un’altra interessante novità è LA BIBLIOTECA ESSENZIALE DI TERRANULLIUS NARRAZIONI POPOLARI curata da Pier Paolo Di Mino.
E sempre con l’intento di ricostruire una casa comune a tutte le Arti, trova naturale accoglienza PALCOSCENICO E PAROLA, la nuova rubrica dedicata al Teatro a cura di Alessandro Baito.
Particolare attenzione merita anche un piccolo cambiamento all’interno della Rubrica Patna, il nuovo DIARI DI BORDO di Andrea Caterini.
Ringraziamo tutti voi lettori per la convinzione sempre crescente con cui di numero in numero accogliete FuoriAsse, una Rivista che intende rimarcare il nostro modo di fare ed intendere Cultura.