Premio Lett. Isabella Morra - il mio mal superbo VI ed. (2016) - Bando
Promosso da:
La Casa della Poesia di Monza
con il patrocinio di:
FIDAPA – Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – Sezione Italia
Comune di Valsinni
Comune di Monza
Comune di Matera
Parco Letterario Isabella Morra e Proloco Valsinni
ZeroConfini onlus
Matera 2019 capitale europea della cultura
in collaborazione con:
La Vita Felice
La sesta edizione del premio letterario “Isabella Morra” segna la continuità di un progetto iniziato dal 2010 per la valorizzazione della creatività femminile, e rappresenta il legame tra Monza e Matera, intreccio tra il Nord e il Sud dell’Italia. Il premio, con l’edizione del 2016 dedicata ad Assunta Finiguerra, vuole affermare il desiderio di non consegnare all’oblio voci femminili così profonde.
Il Premio è aperto a tutti, senza limiti di età. Si articola in due sezioni per poesie inedite con tema: Libertà, amore e ribellione.
Sezione 1
Ogni concorrente può presentare: un testo inedito (mai pubblicato in volume con ISBN) in lingua italiana la cui lunghezza complessiva non superi i 28 versi;
il termine ultimo per l’invio dei testi, in un unico documento formato Word, unicamente via mail a premiomorra@ gmail.com entro e non oltre il 20 aprile 2016;
la quota di iscrizione è di 10 euro da effettuarsi tramite bonifico bancario: c/c 1000/ 00139920 intestato a La Casa della Poesia di Monza - Banca Prossima piazza Paolo Ferrari 10 - 20121 Milano
IBAN IT63 G033 5901 60010000 0139 920
Specificare la causale: Premio letterario Isabella Morra 2016;
nella mail di accompagnamento, con oggetto Premio Isabella Morra 2016, allegare la fotocopia del versamento e indicare i dati personali, numero di telefono e la seguente dichiarazione:
«Dichiaro che le opere da me presentate al “Premio Isabella Morra 2016” sono opere di mia creazione personale, inedite, non premiate o segnalate in altri Premi. Sono consapevole che false attestazioni configurano un illecito perseguibile a norma di legge.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi della disciplina generale di tutela della privacy (L. n. 675/1996; D. Lgs. n. 196/2003) e la pubblicazione, con cessione gratuita dei diritti d’autore, del testo eventualmente selezionato nell’antologia edita dalla casa editrice “La Vita Felice”»
Sezione 2
Sezione Speciale Sanquirico - Casa Circondariale di Monza. Non è richiesta quota di iscrizione.
PREMI
I vincitori e i selezionati saranno informati personalmente via mail entro il 20 maggio 2016 e i risultati saranno pubblicati sul sito www.lacasadellapoesiadimon
Ai primi tre classificati verranno assegnate targhe attestati e libri di poesia; al primo classificato verrà donata la medaglia della luna rossa di Monza, antico simbolo della città. La doppia faccia della Luna riassume in sé i due aspetti del potere del tempo: quello spirituale dei papi e quello temporale degli imperatori.
“E però, siccome in Monza esistono le autorità del Papa e dell’Imperatore, questi hanno dato alla suddetta Terra di Monza nobili e simboliche insegne da portarsi dal Comune, e cioè una bandiera di campo bianco avente nel mezzo una luna rossa; e ciò per significare che, come nel mondo esistono due luminari che presiedono l’uno al giorno, l’altro alla notte, e cioè il Sole e la Luna, così nel mondo due Signori devono presiedere l’uno alle cose spirituali, l’altro alle cose temporali, e cioè il Papa alle prime, l’Imperatore alle seconde.”– Bonincontro Morigia XIV secolo
La Giuria si riserva di assegnare un riconoscimento particolare per merito e carriera (attestato e targa).
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 19 giugno, alle ore 10,30, presso il Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza, viale Brianza 2. È gradita la presenza
dei vincitori
Il 26 giugno a Matera, capitale europea della Cultura per il 2019, la seconda cerimonia di premiazione in collaborazione con la Sezione FIDAPA BPW Italy di Matera.
LA GIURIA:
Presidente onorario Guido Oldani poeta
Presidente di Giuria e fondatrice del Premio Antonetta Carrabs poeta e scrittrice
Giuseppe Langella docente Università Cattolica di Milano e critico
Amedeo Anelli poeta- critico letterario
Corrado Bagnoli poeta
Elisabetta Motta critico letterario
Salvatore Contessini poeta
Iride Enza Funari poeta
Giulia Occorsio poeta - pittrice
Paolo Pezzaglia poeta - scrittore
Aky Vetere - poeta
Maria A. Cera Santoro Presidente Associazione Lucana Magna Grecia
Ettore Radice Presidente Associazione Mnemosyne - storico
Simona De Simone docente
Per informazioni:
La Casa della Poesia di Monza
Sede legale: Via Mirabello 8 Parco reale di Monza 20900
Monza 20900 Monza (MB)
mobile 331 3082175
email: casadellapoesiamonza@liber
www.lacasadellapoesiadimon
Segreteria Organizzativa del Premio
Diana Battaggia
Isabella Morra, la voce lucana oltre i secoli
Isabella Morra (1520-1546) nata da famiglia nobile, colta, amante della poesia e della letteratura, visse a Favale, l’odierna Valsinni, in solitudine fisica e spirituale. Fu uccisa a soli ventisei anni dai fratelli, perché accusata di aver leso l’onore della famiglia. È una voce senza tempo e oltre il tempo, soffocata da una realtà ostile, tale da impedirle la libera espressione di vita, di sentimenti, di pensiero.
La cultura di un popolo risiede nella ricchezza dell’arte e della letteratura che le persone decidono di preservare nel tempo: ai valsinnesi va il merito di aver custodito la storia e la poesia di Isabella Morra così che è potuta giungere fino a noi. Un cammino lungo i secoli, in cui la sua poesia ha attraversato lingue e confini, alimentando una delle meraviglie della terra lucana. La cultura è un elemento essenziale dell’identità di un popolo e rappresenta un patrimonio materiale e immateriale cui attingere per affrontare le sfide della contemporaneità.
I versi di Isabella Morra sono divenuti i fili di una grande tela che negli anni ha favorito l’intreccio fra Monza e Valsinni, fra il Nord e il Sud dell’Italia. Da sei anni le due città si sono unite nella promozione del Premio Letterario Internazionale a lei dedicato, stabilendo un forte legame culturale.
Isabella Morra e Assunta Finiguerra, due voci lucane di donne accomunate da una realtà ostile che hanno assegnato alla poesia la valenza dichiarativa del riscatto, attingendo dai propri moti dell’animo, dalla tradizione, dai colori e dai profumi della terra d’origine.
Assunta Finiguerra è salita all’attenzione della critica solo un decennio prima che la morte, sopraggiunta il 2 settembre del 2009, la portasse con sé, ma la vocazione alla poesia – possiamo dirlo con certezza – la chiamò fin dalla nascita, all’atto del suo venire al mondo e trovò spazio per manifestarsi quando i tempi si responsabilizzarono dentro una forma, quella che sarebbe diventata la lingua dialettale, la lingua viva e frontale del suo paese. […] Tutta la poesia della Finiguerra è un grido di amore che passa attraverso l’idea della ribellione.
Una donna vitale e curiosa come lei, tramortita nelle ambizioni, oppressa dalle strutture arcaiche e bigotte di una realtà paesana, frustrata nell’aspirazione alla libertà, non poté che, a un certo momento, esplodere in ferocia poetica e usare il dialetto (non a caso) come arma vincente da sguainare contro se stessa e contro gli altri.[…] Al 1995 risale la sua prima raccolta “Se avrò il coraggio del sole”. L’opera, nonostante sia stata scritta in lingua italiana, già prelude a una forte crisi ovvero a un cambiamento radicale, a una seconda nascita.[…]
La poesia della Finiguerra affonda le unghie nella terra di origine, ne coglie i dissapori e le contraddizioni, ma è anche una poesia che potremmo definire classica, zeppa di risorse mitiche e archetipi trasfigurati che esprimono l’amore per un tu, un tu mai svelato in un’identità precisa e che sconvolge i sentimenti della poetessa fino a chiuderla zoppicante in una passione dolorosa. Indipendentemente dal canto strozzato e sofferto che sicuramente è una marca identitaria di buona parte della sua produzione, Assunta Finiguerra ormai è entrata nel novero delle voci liriche più radiose e importanti.[…] Carla Saracino
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