La Mosca 24: editoriale
![]() Sguardo e visione (24)
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autori: | Gabriela Fantato |
formato: | Fascicolo carta |
prezzo: | |
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LA MOSCA DI MILANO – Intrecci di poesia, arte, filosofia per acquisti e abbonamenti
Estratto dall’Editoriale di Corrado Bagnoli
C’è qualcosa a cui la poesia non può assolutamente rinunciare. C’è dunque qualcosa a cui una rivista di poesia non deve assolutamente rinunciare. E benché si sappia che questa apoditticità potrà sollevare reazioni a dir poco non propriamente benevole – poiché anche noi abbiamo studiato e conosciamo quanto sia arduo e difficile un giudizio sulle cose poetiche in un mondo in cui tutto è già saputo e tutto è già stato detto e contraddetto – diciamo da qualche tempo su queste pagine, ripetutamente, ciò che riteniamo assolutamente irrinunciabile: la realtà.
Si chiama realtà “questa cosa” senza la quale la poesia annega nella letteratura, gigioneggia con la cultura, annaspa nella poeticità. E benché apodittici e ingenui, negli ultimi numeri abbiamo vissuto la questione nei termini di una riproposizione necessaria della legge che sottostà all’esperienza, nei termini cioè di una tensione, espressa anche nei titoli dei diversi numeri. Così dire questa parola, “realtà”, o “esperienza” se si vuole, è tutto tranne che un’operazione riduzionista; tutto tranne che una strategia ideologica. E’ innanzitutto, invece, una scelta antropologica che può apparire a taluni minimale, ma che, visto il panorama che ci si attacca agli occhi e alla pelle, tanto minimale non è. Si tratta di una scelta di poetica in quanto si configura come una scelta esistenziale: la poesia, per esserci, deve intanto assumere il dato che le si fa incontro. Partire da lì; ripartire, verrebbe da dire, visto la riduzione formalista dell’esito, e all’origine, di tanta poesia contemporanea…
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