Lo Specchio di Sesto S. Giovanni per «Julie et Amelie» di Paolo Lezziero
27.02.2018
![]() Julie et Amelie
|
|
autori: | Paolo Lezziero |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Julie et Amelie, dolcezza e nostalgia nella raccolta di racconti di Paolo Lezziero
Julie e Amelie. La dolcezza di questi due nomi femminili è la dolcezza di due automobili. Due automobili che condividono un sogno: correre sulla pista dell’autodromo di Monza. Ma, attenti, Julie e Amelie, non sono due bolidi rombanti ma due utilitarie, due vetture pratiche, agili e maneggevoli nel traffico parigino. Julie è una piccola 2 cavalli Citroën, elegante e orgogliosa; Amelie è una Renault R4.
Il loro sogno, ardito e inconfessato, è sfrecciare al Gran Premio di Monza e lasciarsi ammirare da tutti, non solo trasportare cassette di sementi e i rumorosi figli del padrone.
“Le più annoiate alla fine, erano Amelie e Julie, lontane dal grande circuito e appoggiate all’esterno della muraglia (…) erano stanche di essere snobbate, anche fuori della pista, dalle macchinone sportive di francesi, tedeschi e inglesi, oltre a quelle italiane. Fu così che Amelie e Julie scesero in guerra con la rabbia spietata dei piccoli”.
Con essenzialità e infinita dolcezza, Paolo Lezziero racconta le piccole e semplici cose della vita. E’ così anche in “Julie et Amelie”, ispirata raccolta di racconti brevi, edita da ‘La vita felice’, con cui il giornalista e poeta cinisellese sfiora toni favolistici, sempre restando con i piedi per terra. Come in “Uomini e motorette”, quando scrive di un popolo che invade le vie del borgo, collegate all’autostrada e allo stradone per Monza: il popolo delle Lambrette e delle Vespe. “In men che non si dica si formò il quartiere dei lambrettisti e quello dei vespisti. I lambrettisti venivano dalle corti più scassate e d’estate ma soprattutto d’inverno, andavano a lavorare coperti da maglioni e giacconi cerati per difendersi dal gran freddo. I vespisti erano di tutt’altra categoria: tutti impiegati con cravatta che guidano le moto eleganti, incuranti dei tempacci invernali”. Senza tralasciare l’importanza di possedere un mezzo motorizzato per far colpo sulla moròsa. Perché certe cose non cambiano mai. Come la passione che ti fa struggere (“Il patto”) nella romantica città di Romeo e Giulietta; come il timore di fallire o di farcela (“Il poeta che non aveva mai pubblicato”).

Piccole storie piene di vita, malinconia e tenerezza. Da tenere sempre sul comodino, da leggere e rileggere prima di addormentarsi per lasciarsi guidare in un sogno lieve dai colori seppiati di certe vecchie fotografie. Sognando magari di accompagnare Amelie e Julie in quel vitale e giocoso anelito di libertà.
“Julie et Amelie” di Paolo Lezziero (Ed. La vita felice), euro 10,00, in vendita presso Libreria Tarantola Sesto Rondò.
Francesca Paciulli