Mangialibri: recensione di Ofelia Sisca a Giù dal cielo la mia anima di Luca Giuman
![]() Giù dal cielo la mia anima
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autori: | Giuman Luca |
formato: | Ebook |
prezzo: | |
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Antonio passeggia per strada, una telefonata da fare incombe sulla sua giornata, Michelle deve essere contattata per evitare che passi il lavoro ad un altro. Pensieri, una corsa alla scuola elementare per portare a casa Lucía - figlia che accudisce da solo, dopo che la madre ha provato a volare a modo suo, planando nella Senna - ancora passi gettati nel vuoto per le strade parigine, riflessioni su compromessi lavorativi. Ma che lavoro si sta delineando dietro le parole e gli accordi presi a mezza bocca in quella conversazione rapida e approssimativa con Michelle? Antonio è un prostituto, e col candore di chi della anormalità fa routine incontra Susan, ricca inglese di mezza età che baratta in pochi minuti il tavolo d’appuntamento della hall di un quattro stelle con la giungla primordiale della camera da letto, poi Julie e i suoi bozzetti a matita, e va di donna in donna verso Yamina e il tentativo di riportare alla luce relitti di sensazioni ormai sepolte…
Dopo un libro rigonfio di storia e società, di Colombia e Sud America tutto - dove a tutt’oggi vive e lavora - Luca Giuman si dedica (dieci anni di lavoro per scriverla) ad una storia tutta intima, nel più fisico dei sensi. L’inversione dei ruoli è la trovata che rende il romanzo una novità nell’ambito del sentimental-erotico contemporaneo. Un uomo che si vende per vivere, che conserva ed elabora, con risultati tristemente scontati, un dolore emotivo che raramente la letteratura di genere propone si erge come perno della narrazione, ma tuttavia, nonostante i presupposti capovolti l’espediente non sovverte né rinnova alcuno dei cliché che ben conosciamo nella versione a protagonista femminile. Giù dal cielo la mia anima ha esattamente gli stessi pregi (è incalzante, dettagliato, evocativo) e tuttavia anche i difetti dei romanzi di quella sfumatura di rosa dalla tonalità incerta, quelli alla ricerca di una collocazione, vagante nel limbo dei mood. Troppo approssimativo per il lettore che cerca la catarsi di una storia d’amore, un po’ troppo rallentato per chi è vorace del sentimento vissuto come action, fisico e adrenalinico.