Giornali e giornalisti, scrittori e editori, artisti e presunti tali, filosofi, poeti e registi. E poi festival, convegni, “prime”, vernissage… Non c’è niente di meglio, e di peggio, dei cosiddetti salotti intellettuali, “sempre pieni di persone che non prendono nulla sul serio, eccetto loro stesse”. Ma come si fa, ammesso che lo si voglia, ad entrare a far parte di quel grande circo Barnum che è il culturame italiano, dove tutti si conoscono, tutti fingono di essere amici, e tutti invece non si sopportano, tra invidie e gelosie? Bisogna sapere esattamente cosa dire, cosa pensare, come comportarsi a seconda di ogni argomento dall’arte al nuovo bestseller, dalle tendenze televisive al libro di culto. Che, naturalmente, non è necessario avere letto, basta saperlo citare. E così, Luigi Mascheroni, giornalista che da anni frequenta (suo malgrado?) salotti, festival, case editrici e mondo dell’arte, traccia un ironico dizionario di questo “reame”. Così insopportabile, da essere irresistibile. Come le voci di questo “Consigli impertinenti per il vero intellettuale da salotto” (in libreria da pochi giorni per BookTime, pg. 60, euro 5): Satisfiction ha scelto alcuni passaggi, senza mettere i migliori- che lasciamo alla curiosità del lettore .
Paolo Melissi
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SALOTTI INTELLETTUALI Posti pieni di persone che non prendono nulla sul serio, eccetto loro stesse.
ROTTAMAZIONE Sottile ma devastante guerra propagandistico-mediatica con la quale i nuovi arrivati cercano di scalzare le vecchie posizioni di potere. Di per sé, una cosa giusta. Ricordare però – a margine – che se la civiltà umana è sempre progredita, e non si è estinta in qualche catastrofe, è stato grazie alla saggezza degli anziani, più che alla forza dei giovani.
FUTURO Ripetere sempre che quando ci arriveremo, al suo centro troveremo il passato.
FELLATIO Se qualcuno ne parla, accennare al fatto che un pompino è sempre più innocente di un dibattito sulla fellatio.
BERLINGUER Quando c’era Berlinguer… I treni arrivavano in orario. Screditare il film: “Un compitino…”.
SNOB Parola che non ha alcuna definizione. Bisogna esserlo e basta.
Filosofia minima/1: “Non si vive per vivere. Si vive per agire”. “Possibilmente ben agiati”.
Filosofia minima/2: “Lo stile è superiore alla verità”. “Questa è una bugia”.
IMPORTANZA Per averla, bisogna darsela. Cosa che l’intellettuale sa fare benissimo.
TRECCANI Utilissima. Per le inquadrature televisive.
KINDLE a) “Vuoi mettere la comodità rispetto ai vecchi libri?”; b) “Ah, io all’odore della carta non rinuncio”; c) Una cosa da bambini, come il famoso ovetto Kindle.
DOMANDE INUTILI Ad esempio: “Il teatro può ancora narrare il presente?”. Oppure: “Hai letto il pezzo di Arbasino di oggi su quando si andava tutti al Jamaica?”. O anche: “Ma Scalfari, è un giornalista prestato alla filosofia, o un filosofo condannato a fare il giornalista?”. E infine: “Che cazzo me ne frega?”.
INVASIONI Ci sono quelle editoriali, digitali, extracomunitarie, aliene, multiplayer, barbariche… Sopportarle. Prima o poi passano.
MAXXI Se il Museo Maxxi offre ai visitatori attività collaterali, dallo yoga alle sfilate, non è per una bieca operazione di marketing, ma perché è un’istituzione aperta a tutti i linguaggi della contemporaneità. Convenirne.
DOPPIA MORALE Citare a sproposito per intimidire l’avversario: “Mi permetta di ricordarLe che Lei pubblica con la Mondadori di Berlusconi…”.
POTENTI Ingraziarseli. Non si sa mai.
SCRITTRICE DI CARATTERE Perifrasi per dire “stronza”. Infatti in Italia ci sono un sacco di scrittrici di carattere.
VINTI Per fortuna hanno sempre torto. Chi vende di meno, gli fanno un pezzo sul blog di minimum fax.
LETTORE Il migliore in assoluto è quello che sa, prima di tutto, cosa NON leggere.
VANITA’ Utilissima, checché se ne dica.
PROGRESSO Ricordarsi che, nell’arte, non ci sono progressi. Ed è questo che permette ai capolavori di restare tali.
FILM “INDIE” Di solito dopo un paio d’anni diventano di culto. Si può aspettare a vederli.
OUTSIDER Ormai sono più gli outsider di quelli che stanno dentro.