Gian Paolo Grattarola su Mangialibri per «Prima di andare» di Rita Pacilio

Gian Paolo Grattarola su Mangialibri per «Prima di andare» di Rita Pacilio

Scritta con vigore ed eleganza stilistica rari nel vasto panorama della poesia contemporanea, la nuova silloge di Rita Pacilio è un libro che raccoglie la passione e l’intelligenza di decenni e che mette al suo centro il terreno fra scienza e conoscenza, quello spazio nel quale la poesia raggiunge la dimensione sacrificale dell’amore e dell’arte. Ed è qui che Prima di andare l’autrice beneventana si sofferma in uno stato di profonda suggestione, di intensità analitica gradatamente crescente, dal quale emergono importanti riscontri di natura umana e metafisica. Uno spazio In cui domina la problematica questione della conoscenza oscura della sofferenza, di quella fatale dell’amore in un dialogo fecondo tra il poeta e ciò che si è insediato nell’intimità contribuendo alla stratificazione del pensiero. Talvolta utilizzando una versificazione dagli schemi metrici rigorosi, talaltra utilizzando le modalità della scrittura in prosa, la Pacilio concepisce un volume sulla percezione della vita emotiva, nel quale amore, ardore e valore che regge ogni pagina tra gli spigoli e le increspature di un tempo che nell’ora del ripiegamento trova un’autrice pronta ad affrontare composta, senza cedimenti, l’avventura della parola.