A. Mori su Pianzola
![]() Il ragazzo donna
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autori: | Luisa Pianzola |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Riflessioni di Alberto Mori sul libro di Luisa Pianzola Il ragazzo donna La Vita Felice 2012
Per qualcosa di antropologicamente almeno un poco più promettente dell’umanesimo concluso che ha deluso e disilluso vi è bisogno d’incubare le sementi dei versi, messi proprio li. Nella distanza vuota fra essere e parola, dove il nulla smorfia e poi chiedersi se vale ancora la pena restare a guardarsi nel techno paradiso condiviso della autoseparazione libera ed emancipata.
Serve La coltivazione del deserto come afferma Luisa Pianzola: dire a tutti una buona volta che il fuori scena non esiste. Ogni rappresentazione ha una possibile password per la retina e siamo tutti pianificati dalla statistica dei dati per avere esistenze compatibili.
Invece Luisa Pianzola si interroga sulle inerzie che nascono dai microgesti e dalle stasi ed attraverso una assai studiata afasia residua, articola la sua scrittura, dove nasce un attraversamento transgender dell’identità poetica che si allenerà a evadere dal baratro con professionalità e con la sua voce.Fa partire senza andare più via: a noi spetta la fertilità vera,scordata dagli esseri umani. La poesia di un grembo nuovamente accogliente.
La nascita e la generazione va per le strade dello sguardo dove la nausea si smemora e la tragedia banale va nel quotidiano. Nel suo spazio percorribile, appena prima ossifichi nella sua immobilità.
Quando incontra la femminilità, l’esplorazione della plaquette, diviene acuta e disincantata, con una verve che sfiorando quasi il glamour, ritorna a “botta” sul disagio esistenziale,il quale, una volta ottenuto il mantenimento del controllo corticale, lascia il posto all’inelulttabile,non certo riferibile ad un destino incombente sempre, quanto piuttosto ad una resistenza capace anche di guaire invano , con caparbia metafora animale, ma in ogni caso di non abbandonare l’intelligente fermezza.
Nella poesia di Luisa Pianzola arriva sempre e puntualmente il momento dei fatti e molto spesso del singolo fatto occasionato. Qui la poetessa invita ad ascoltare da dentro, si rende sempre pronta alla notifica del frammento relazionale che si è spezzato: Abbiamo scartato ogni parola strana, registrato l’atto nella sua nudità. Questo intento lo aggancia con la continuazione di una vita o meglio forse dire una via interiore agli oggetti ed alle situazioni esplicite: Ventisette calorie al biscotto. Questo è un dato che mi appartiene.
Da questo punto di vista che crocefigge ogni reality ed anche considerando i suoi pensieri più sfaccettati, questo libro è esemplare, poiché è in grado di far sentire la paura e l’inadeguatezza del soggetto con essenzialità di parola, lasciando tutto il resto alla conversazione.
Il ragazzo donna è soprattutto un libro che sposta le sue focalità con ottica molto sorvegliata. Migra per eludere i posti di blocco dell’immobilità esistenziale e dell’inanità: parla agli spiriti interrotti dalla lucida consapevolezza, chiama a raccolta in una zona protetta e non ci imbonisce, non ci deprime ne rallegra, lascia i lettori in ordine sparso a guardare avanti,superando la soglia con quel poco che resta da portare al cuore del nulla.