A. Vetere per Maurizio A. Molinari
![]() Inversi panici
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autori: | Maurizio Alberto Molinari |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Un linguaggio sincopato e scabro ospita immagini altrettanto ermetiche, colte dallo scatto fotografico in visione diacronica come fossero viste dall’alto. La natura a ben vedere è così; guardata nel suo divenire, sembra cedere attimo dopo attimo una parte di sé, fotogrammi di tempo lasciati fluire davanti all’uomo senza che l’occhio impari a cogliere nell’immediato lo sviluppo delle cose, il lento processo, il divenire che è parte di un tutto. La poesia di Maurizio Alberto Molinari è poesia legata alle immagini e aiuta a cogliere l’arte dove pudicamente si cela. Ma non basta. La sua poesia è qualcosa che è dentro la necessità di aprirci al mondo insieme al linguaggio per testimoniare che il pensiero ha una versatilità infinita. E’ quanto dice in: Raggi ospitano il passo. Lingue navigano ombra e luce. Umida frolla tronchi senza difetti. Profumo lucida memorie aprendo al tempo.
Maurizio Alberto Molinari documenta forze che imprigionano la realtà in bianco e nero ma costruisce linguaggi che sono colori poetici da integrare sapientemente alle immagini. Un pendant che, come l’esperienza impressionista ci insegna, definisce la realtà solo quando la luce può sostenere l’immagine e divenire arte. Ecco perchè i colori di Molinari possono scavare nella memoria della immagine quella integrazione che decifra la cromaticità dell’immagine. Giallo trappola umana. Fermo –ancora suono- profumo odore. Vento e terra Figlio d’aria e parola. L’effetto finale è una immagine reinventa che come lampi investe la memoria…
A questo punto è il lettore che partecipa agli elementi sensoriali diluiti come tempo nelle opere fotografiche. Molinari li cerca perché tutti debbano partecipare della luce e quindi del colore che anima l’ispirazione reale. Inversi panici parte dall’immagine e viceversa, così costruisce poesia. Il risultato è sempre poesia visiva che conduce oltre confine dove è il sentire che ci coglie di sorpresa; è ciò che solo l’immagine o solo la parola da soli non saprebbero comprendere.
Aky Vetere