Aky Vetere per G. Montanari
![]() Arsenico e nuovi versetti
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autori: | Gabriella Montanari |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Arsenico e nuovi versetti
di Gabriella Montanari
L'arsenico è un veleno mortale che però, se somministrato in piccole dosi, può immunizzare o addirittura produrre effetti sorprendentemente benefici. Benèfici o venèfici, possono essere allora gli estremi dialettici di un possibile incontro letterario dove la poetessa, ormai mitridatizzata, offre al lettore nuovi versetti che diventano, a scelta, un satanico veleno o un elisir di lunga vita. Arseniofaga per spirito di sopravvivenza, Gabriella Montanari ci invita a casa sua con un par terre di appetitose cruditè sapientemente assortite in tre sezioni, sponsali di sapide invettive e mai scevre da una sottile ironia; valori eccellenti di ogni artista anfitrione. Dalla poesia: Per dessert, Profiteroles dall'oltretomba, un incedere dissacratorio spicca il volo incontro ad una tavola bulimica, dove tra vini e cibi entra in scena in pompa magna/ il rigatone al ragù di carne che nello stridore di una deflagrazione chiassosa durante la saga degli allegri invitati, porta l'urlo di una defecazione o di un orgasmo voyeuristico Baconiano. Si passa così, tra irriverenze incalzanti, a rinvigorire antiche invettive letterarie che ricordano le provocazioni di Cecco Angiolieri, ricordato nella bella prefazione di Lino Angiuli, perchè, come dice l'autrice, le parole sono piombo/ e le delusioni proliferano/ mentre della leggerezza dei maggiolini ramati,/ nelle vagine vellutate delle rose,/ non c'è più traccia/ resta la superficialità delle promesse/ che i maschi soffiano sul collo delle femmine,/ prima e durante l'accoppiamento/ che riposi.../ non ha bisogno d'impegni, ma di progetti/ anche se onerosi/ come l'avermi sfiorata. Così, note di lirica eccelsa (sedute in attesa dietro le quinte mentre va in scena l'esibizionismo di un corpo arrabbiato), emergono in un secondo atto, quando i sogni traditi dalla volgarità moderna si vestono della timidezza primaverile di un tempo che solo la donna sa offrire come Sè devozionale, in nome di un progetto di vita tradito chiamato amore.
Aky Vetere