Angela Greco per Salvatore Sblando
![]() Ogni volta che pronuncio te
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autori: | Salvatore Sblando |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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http://ilsassonellostagno.wordpress.com/2014/12/10/ogni-volta-che-pronuncio-te-di-salvatore-sblando-nota-di-lettura-di-angela-greco/
Due poesie tratte da Ogni volta che pronuncio te, la nuova silloge di Salvatore Sblando edita per i tipi de La Vita Felice (settembre 2014): la poesia incipit del testo stesso, Generazione e Lettera estratta dalla parte seconda di questa esperienza personal-sociale di poesia, vissuto ed intreccio esterno / interno da sé che nel complesso è l’intera raccolta.
Ogni volta che pronuncio te lascia in bilico il lettore su chi sia il soggetto della questione: la poesia, l’oggetto del sentimento, la città o la società stessa, accompagnandolo tra queste pagine di perfezionismi letterari e mancate certezze, che hanno di veramente bello il fatto di non propinare – dunque di non violare la volontà, né la libertà del lettore – certezze elargite gratuitamente da chi la poesia la frequenta e la pratica con cognizione di causa. Salvatore Sblando appartiene geograficamente al nord d’Italia, dove è nato vive e lavora, e lo mostra in tutto quello che è nei suoi versi per quella verità che sempre dovrebbe appartenere al poeta, ma non ha impedito a i tempi dei suoi genitori che sono tutti al passato remoto (come si legge in Tempi) di conferirgli quello sguardo caldo e appassionato che ha dovuto percorrere l’intera penisola per soleggiare d’un sentimento d’amore la sua poesia. Amore, a-specifico, di soggetto non definito come nel titolo, libero da riferimenti dogmatici, avvertito ed esteso ai vari ambiti che la stessa silloge trattiene tra i suoi fogli, scevro dalla fissità della felicità e intriso del senso della speranza. Poesia che è occhio chiaro sui tempi attuali e generazionali abbracciata in una raccolta che è un abitare pieni e vuoti, colori e non colori, presenze e assenze, vissuti e speranza, appunto, di divenire. (Angela Greco)
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GENERAZIONE
E’ bastato un silenzio di poche parole
per conoscere l’importanza del tempo
degli ultimi giorni d’aprile
Un battito senza cuore nell’indecidibile
fra a ria e vento, affluenza e sguardo
Perché siamo generazione che regge l’alcool
ma non l’amore
un brivido, un passo, un’incertezza nell’assenza
di Madre morente
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LETTERA
Ti scrivo con i colori che per primi ho sottomano
giallo, verde, rosso, nero e blu
con tratto fine o tratto spesso rompo il verso
e il seguente rimane sempre sull’indeciso.
Non trovo differenze tra penna, matita e computer
forse perché sono tranviere prestato alla poesia
così come una chiave da 14
tenta di stringere un bullone da 11.
O fors’ancora perché sono imperfetto
come la voce che arriva tra le cuffie dell’iPod
e annuncia sulla metro la prossima fermata.
O ancora, perché sono imperfetto
nei tempi e nei modi
imperfetto come quel ristorante
a cui manca nel nome uno dei fondatori di Roma.
Imperfetta è anche la voglia d’iscriverti
fra le mie certezze (o carezze?)
Perché nemmeno un raggio di sole
è capace di scaldare
senza prima aver scoperto ai piedi dell’armadio
un’inesorabile striscia di polvere
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Salvatore Sblando, Ogni volta che pronuncio te, La Vita Felice (settembre 2014)
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Salvatore Sblando -poeta, tranviere, sindacalista- nasce nel 1970 a Torino dove risiede e lavora in qualità di dipendente della locale azienda di trasporti. Con testi poetici inediti è risultato finalista in concorsi nazionali ed internazionali. Sue liriche sono pubblicate in antologie, riviste e blog letterari. Membro del Comitato di lettura della Casa editrice La Vita Felice, partecipa attivamente a reading e manifestazioni poetiche. La sua opera prima “Due granelli nella clessidra” (LietoColle 2009) -giunta alla seconda edizione- ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti. Attivo nel panorama letterario torinese, è fondatore e collaboratore di alcune associazioni culturali; cura un proprio LIT(tle) blog [da cui è tratta questa nota biobibliografica n.d.r.] all’indirizzo http://www.larosainpiu.wordpress.com dove è solito ospitare le migliori voci del panorama poetico contemporaneo. A settembre 2014, ha pubblicato il suo secondo libro di poesie dal titolo “Ogni volta che pronuncio te” (La Vita Felice).