Anteprima Poesia: Un piombo, un'anima di Pino Menzio
![]() Un piombo, un'anima
|
|
autori: | Pino Menzio |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Un filo lega i testi qui proposti, scritti in un trentennio: un filo a piombo, simbolo di una ricerca spirituale in una direzione di profondità, volta a trovare un equilibrio interiore turbato dall’ineluttabile incedere del tempo.
Carichi di metafore – vele, voli, luci, stelle, foglie, rami – i versi effondono una soffusa malinconia, anche se non mancano gioiosi riferimenti alla pienezza della vita.
Diario di bordo
Al largo, di bolina
lungo giorni e notti senza luce
di qualche stella, senza fari,
piene solo di un vento
che spazza le rotte,
urlando sulle manovre irrigidite
– deve farlo, chi sente
la spina come una chiglia,
le costole un fasciame
morso dalle teredini,
come tanti altri – scarrocciare
sbandato sotto i groppi, fuori da ogni porto
o ridosso, troppo tese le volanti sopravento,
gli stralli, il sale, la fatica,
il martello del cuore. E poi disalberare
e abbattere alla deriva, con vie d’acqua
aperte nella carena
tra l’una e l’altra cèntina, i polmoni
pieni di sale – con pensieri
anche di morire: una lama
puntata sotto le palpebre,
dietro i cavi delle orbite.
Sono ogni pietra
Se cedessi, potrebbe essere ultima
anche per me, questa notte – questa grande
onda di stelle,
aperta senza un limite
sino ad impensabili confini, ampio silenzio
oltre il telaio della mia finestra
sino a chissà dove, per me troppo stupefatto
di ogni vita che batte ancora
passata la luce: ma io sento, sono ogni pietra,
ogni erba, ramo piegato leggermente
dal vento, foglia viva,
sono ogni uomo e donna che dorme
nelle case, nei paesi
sono l’ultima, remota,
la più lontana e nascosta fra le tante
disperse creature
fra cui sono perduto, forse per questo
tracimo ancora di vita.
Qualche finestra
Non è tardi,
è solo passato un altro giorno
uguale a tanti – un mare
di tetti, di case, il fumo dei camini
che sale diritto verso l’alto
e si mescola alla nebbia, poca neve
stinge sui pali dei lampioni,
maschera le insegne. Di notte
rimane sempre accesa
qualche finestra – sono barche,
lampare, fratelli sconosciuti
che tentano comunque – come si faceva
un tempo su ogni sorta
di nave a vela, con un piombo
su di un filo leggero intervallato
di nodi: un piombo, un’anima,
un filo troppo breve
intaccato di sale, lo scandaglio
delle acque profonde.