Antonio Corona per antologia «Dalla stessa parte»
![]() Dalla stessa parte - Uomini contro la violenza sulle donne
|
|
autori: | |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Nota di lettura a cura di Antonio Corona su leggerepoesia
– “DALLA STESSA PARTE uomini contro la violenza sulle donne” è un’antologia di soli autori uomini pubblicata nel 2021 da La Vita Felice a seguito di bando concorsuale. Il volume è stato curato da Salvatore Sblando e Salvatore Contessini che hanno operato una selezione dei testi pervenuti con l’intento di proporre al lettore i diversi aspetti del concetto “violenza” e da Diana Battaggia nell’accurata gestione editoriale. Il risultato è un’antologia variegata che offre diversi spunti interpretativi suscitando emozioni diversificate ed interessanti considerazioni rispetto alla problematica affrontata. Basti osservare il numero di autori coinvolti con variegate esperienze letterarie: Sebastiano Adernò, Diego Baldassarre, Marco Bellini, Roberto Bernasconi, Giorgio Bolla, Antonino Cangemi, Alberto Casiraghy, Antonio Corona, Davide Cortese, Matteo Cotugno, James Curzi, Gabriele Dozzini, Antonio Fiori, Gian Luca Folco, Luca Gilioli, Massimo Grasso, Antonio Laneve, Marco G. Maggi, Andrea Magno, Roberto Marzano, Ugo Mauthe, Silvio Mengotto, Riccardo Giuseppe Mereu, Ivano Mugnaini, Gaetano Napolitano, Guglielmo Peralta, Federico Preziosi, Silvio Raffo, Jonathan Rizzo, Massimo Russo, Stefano Schirò, Emilio Paolo Taormina, Michele Toriaco, Alessio Vailati, Aky Vetere, Giuseppe Vetromile.
In particolare, nelle tre poesie qui proposte, la tematica violenza viene osservata e descritta con differenti prospettive: dal riscatto, all’immedesimazione fino alle sfumature legate all’atto violento in sé. Luca Giglioli, nella sua breve ed intensa “a Te, Donna”, ci descrive la possibilità di reazione e riscatto da un passato di sottomissione. Anzi forse proprio questi atti degrinatori indurranno la donna ad una ribellione in cui le sue ginocchia, elemento anatomico utilizzato per evidenziare il piegarsi agli atti maschilistici di dominazione, “mai diverranno piedi” risollevando fisicamente e moralmente la vittima. Riccardo Mereu si diverte invece a compiere un delicatissimo atto di sensibilità maschile, indossando i vestiti femminili per percepirne sensazione ed emozioni. Uno scambio di pelle quasi, in cui il poeta si cala per descrivere il disagio e la sofferenza. Antonio Corona invece, nel componimento strutturato in versi a strofe decrescenti, decide di descrivere “la violenza” nei suoi diversi aspetti ma soprattutto di quella comunemente vissuta tra le pareti domestiche, soffermandosi sull’attitudine femminile atta al perdono e all’autocolpevolizzazione. Per sfociare in un ultimo verso che segna la ripartenza nella sua essenziale negatività, capace di annullare la vittima stessa della violenza.
Un’antologia che aiuta a comprendere come l’uomo prova a vivere un disagio che in realtà non gli appartiene direttamente. Non è facile il compito che è stato loro affidato ma il risultato è certamente ricco di soprese positive in cui la donna, nella maggior parte dei casi, trova il giusto riscatto e la forza di reagire. Questa visione induce pensieri positivi e rende il volume particolarmente “educativo” tra quel genere maschile talvolta “poco attento” alla problematica. Certamente la poesia aiuta e ancora una volta dimostra la sua capacità comunicativa ed educativa anche in importanti tematiche socio-culturali.