Antonio Corona per Quito Chiantia con «Asimmetrie & sghembi »

Una silloge decisamente inusuale questa del sociatra, criminologo, poeta e saggista Quito Chiantia. Grazie alla sua esperienza in ambito psichiatrico l'autore si cimenta contemporaneamente in un'esperimento sociale e poetico. Ogni pagina si presenta come una sorta di scheda carceraria con tanto di matricola e articolo legislativo a cui fa riferimento la condanna dei singoli detenuti, protagonisti ma non autori del libro.

Una totale quanto intraprendente immersione totale all'interno di vite che in realtà non ci appartengono, conosciute attraverso dialoghi e che l'autore ha deciso di cogliere e descrivere grazie al suo sentire. Un'impresa ardua e complessa dove certamente competenze professionali e sensibilità innata, convergono verso un unico fine: rendere il lettore partecipe e clemente. Sì, perché solo con un'attenta e profonda pulizia di pregiudizi sarà possibile apprezzare le verità nascoste, presunte o reali di questa intelligente raccolta.

Buona lettura.