Carmelo Pistillo: Al via il tour sardo
27.11.2013
![]() Le due versioni del cielo
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autori: | Carmelo Claudio Pistillo |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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In occasione della pubblicazione dell’ultimo libro di poesia, Le due versioni del cielo, la casa editrice milanese La Vita Felice ha organizzato una presentazione in quattro tappe nel nord-ovest dell’Isola
Carmelo Pistillo: Al via il tour sardo
ALGHERO - Dopo il successo dei racconti “Ti dico che non ho sognato”, Carmelo Pistillo, uno dei maggiori poeti italiani, torna in Sardegna per presentare la sua ultima raccolta di poesie, “Le due versioni del cielo” (edizioni “La Vita Felice”, 126 pagine, 14euro).
Quattro le tappe del turno organizzato nel nord-ovest dell’Isola (tutte con inizio alle ore 18.30). Si comincia domani, mercoledì 27 novembre, nella “Libreria Il Manoscritto” di Alghero (in Via Pascoli 45), dove l’autore dialogherà con Antonio Pibiri. Il giorno dopo sarà Gianfranco Chironi ad interagire con Pistillo, a “Il vecchio mulino” di Sassari (in Via Frigaglia 5). Venerdì 29 novembre, appuntamento a Porto Torres, alla “Libreria Koinè” di Corso Vittorio Emanuele 25. La chiusura del tour è invece prevista nuovamente ad Alghero, al “Cyrano” (in Via Vittorio Emanuele-angolo Via Cagliari), in occasione del reading poetico “La poesia non deve chiedere scusa”.
Come scrive Michele Miniello, autore della lunga postfazione del libro, dopo una carriera trentennale, Le due versioni del cielo rappresenta il vertice della produzione poetica di Carmelo Pistillo, ormai considerato poeta di assoluta rilevanza nel panorama letterario italiano. Sin dagli esordi, l’autore si è imposto per i suoi «prodigi colorati e le sorprendenti filiazioni di un magma mobilissimo» (Tiziano Rossi). Il suo primo libro, La locanda della chiglia”, nel 1987 vinse infatti il “Premio Camaiore” come Opera Prima. La straordinaria tensione poetica di quel libro, salutato da Antonio Porta come uno delle opere più originali ed innovative degli Anni Ottanta, inaugurò la carriera di Pistillo, che l’indimenticabile Giuseppe Pontiggia volle stigmatizzare facendogli conferire nel 1992 il “Premio speciale Guido Gozzano” per la seconda, visionaria opera poetica, “L’impalcatura”. Seguirono poi testi teatrali e, dopo quasi vent’anni di silenzio poetico, altri due libri di poesia, “Quaderno senza righe” (2008) ed “I ponti i cerchi” (2012), permeato di «sapienza novecentesca» (Angelo Lumelli), e considerato dalla critica più avvertita come una delle prove più convincenti dell’ultimo decennio. Entrambe le raccolte sono corredate dalle prestigiose prefazioni di Milo De Angelis.
Le due versioni del cielo, composto da nove sezioni ed oltre settanta poesie, esprime ancora più compiutamente la poetica di Carmelo Pistillo, che qui oscilla tra la vita e la morte come fossero due destini che sembrano rispondere alla stessa urgenza e responsabilità, dove è ciò che non accade e non si lascia afferrare a determinare l’accettazione della vita, è quel vuoto che chiede di essere colmato per non essere restituito al suo nulla e alle sue vertigini. Come scrive Michele Miniello, questo libro, «toccato dalla Grazia», dà la sensazione «di essere di fronte a qualcosa di moderatamente, maestoso, moderatamente drammatico, irresistibilmente espressivo». La poesia per Pistillo è «raccontare di un miracolo/che non sia soltanto la propria riva», ecco perché, al mattino, «sebbene increduli e già vinti/ ricominciamo a parlare insieme,/ e sempre, di tutti i morti». Nei versi di questo articolatissimo libro, c’è tutta la consapevolezza del ruolo alchemico giocato dal tempo «…per farsi eterna la poesia/ deve dare il brivido della sua durata». Ma la poesia è anche un grido che s’alza contro l’apparenza del mondo per dichiararne l’intimo mistero: «Lo sanno bene i poeti/ con il loro crepuscolo/dentro la conchiglia vuota,/questa acrobazia sul nulla,/questa poesia così oscura/ che non deve chiedere scusa». Ed è proprio cimentandosi con un reading poetico, suscitato da questi ultimi versi, che Pistillo chiuderà il suo tour in Sardegna, nella nuova libreria algherese, Cyrano.
ALGHERO - Dopo il successo dei racconti “Ti dico che non ho sognato”, Carmelo Pistillo, uno dei maggiori poeti italiani, torna in Sardegna per presentare la sua ultima raccolta di poesie, “Le due versioni del cielo” (edizioni “La Vita Felice”, 126 pagine, 14euro).
Quattro le tappe del turno organizzato nel nord-ovest dell’Isola (tutte con inizio alle ore 18.30). Si comincia domani, mercoledì 27 novembre, nella “Libreria Il Manoscritto” di Alghero (in Via Pascoli 45), dove l’autore dialogherà con Antonio Pibiri. Il giorno dopo sarà Gianfranco Chironi ad interagire con Pistillo, a “Il vecchio mulino” di Sassari (in Via Frigaglia 5). Venerdì 29 novembre, appuntamento a Porto Torres, alla “Libreria Koinè” di Corso Vittorio Emanuele 25. La chiusura del tour è invece prevista nuovamente ad Alghero, al “Cyrano” (in Via Vittorio Emanuele-angolo Via Cagliari), in occasione del reading poetico “La poesia non deve chiedere scusa”.
Come scrive Michele Miniello, autore della lunga postfazione del libro, dopo una carriera trentennale, Le due versioni del cielo rappresenta il vertice della produzione poetica di Carmelo Pistillo, ormai considerato poeta di assoluta rilevanza nel panorama letterario italiano. Sin dagli esordi, l’autore si è imposto per i suoi «prodigi colorati e le sorprendenti filiazioni di un magma mobilissimo» (Tiziano Rossi). Il suo primo libro, La locanda della chiglia”, nel 1987 vinse infatti il “Premio Camaiore” come Opera Prima. La straordinaria tensione poetica di quel libro, salutato da Antonio Porta come uno delle opere più originali ed innovative degli Anni Ottanta, inaugurò la carriera di Pistillo, che l’indimenticabile Giuseppe Pontiggia volle stigmatizzare facendogli conferire nel 1992 il “Premio speciale Guido Gozzano” per la seconda, visionaria opera poetica, “L’impalcatura”. Seguirono poi testi teatrali e, dopo quasi vent’anni di silenzio poetico, altri due libri di poesia, “Quaderno senza righe” (2008) ed “I ponti i cerchi” (2012), permeato di «sapienza novecentesca» (Angelo Lumelli), e considerato dalla critica più avvertita come una delle prove più convincenti dell’ultimo decennio. Entrambe le raccolte sono corredate dalle prestigiose prefazioni di Milo De Angelis.
Le due versioni del cielo, composto da nove sezioni ed oltre settanta poesie, esprime ancora più compiutamente la poetica di Carmelo Pistillo, che qui oscilla tra la vita e la morte come fossero due destini che sembrano rispondere alla stessa urgenza e responsabilità, dove è ciò che non accade e non si lascia afferrare a determinare l’accettazione della vita, è quel vuoto che chiede di essere colmato per non essere restituito al suo nulla e alle sue vertigini. Come scrive Michele Miniello, questo libro, «toccato dalla Grazia», dà la sensazione «di essere di fronte a qualcosa di moderatamente, maestoso, moderatamente drammatico, irresistibilmente espressivo». La poesia per Pistillo è «raccontare di un miracolo/che non sia soltanto la propria riva», ecco perché, al mattino, «sebbene increduli e già vinti/ ricominciamo a parlare insieme,/ e sempre, di tutti i morti». Nei versi di questo articolatissimo libro, c’è tutta la consapevolezza del ruolo alchemico giocato dal tempo «…per farsi eterna la poesia/ deve dare il brivido della sua durata». Ma la poesia è anche un grido che s’alza contro l’apparenza del mondo per dichiararne l’intimo mistero: «Lo sanno bene i poeti/ con il loro crepuscolo/dentro la conchiglia vuota,/questa acrobazia sul nulla,/questa poesia così oscura/ che non deve chiedere scusa». Ed è proprio cimentandosi con un reading poetico, suscitato da questi ultimi versi, che Pistillo chiuderà il suo tour in Sardegna, nella nuova libreria algherese, Cyrano.