D. Serafini per G. Montanari
![]() Arsenico e nuovi versetti
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autori: | Gabriella Montanari |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Ho aperto a caso su La coincidenza... e ne ho riportato una sensazione di benessere.
Si può scrivere con tinte forti, abrogando la poesia monolinguistica, con una scrittura carnale, graffiante, immaginifica, alterata, ma non altera.
Giustamente - hanno scritto - un'indignada del verso, che cammina sui flussi di coscienza e li governa (anche) con l'ironia e l'invettiva.
E la profonda verità di una ma sì, ci siamo più scritti che amati.
L'incontro con la tua scrittura è davvero significativo. Avevo incrociato o frequentato negli anni, soprattutto in Irlanda, una poesia concreta, quotidiana, plurilinguista (Rita Ann Higgins, Fred Johnston, William Wall) che non si ritrae(va) di fronte alla realtà, al vissuto, alla narrazione.
Tu vai in parte in quella direzione ma con una tavolozza linguistica più articolata, una visionarietà che si fa corpo, sangue, sperma, piacere, tedio, vuoto, a tratti anche paesaggio, non lirico ma empio e dissacrato nelle contaminazioni tra gabbiani e frittura di pesce. Così lontana dalla mia idealizzazione di ciò che vede lo sguardo, ma allo stesso tempo non da me del tutto remota, non aliena da aperture liriche. E tuttavia.... iconoclasta rispetto ai trionfanti idola del dettato poetico, col loro rischio del poetichese.
Mentre tu ti levi, sovrana, nel fluire di libere associazioni o apparenti dissociazioni, tra sciupar galline e giovinezza che dimissionava dal corpo / ma non dai desideri (immagine bellissima), vai costruendo il tuo epos, che è un inno alla vita e un (possibile) antidoto alla forza di thanatos, quella forza di morire da cui cerchiamo di affrancarci o nella quale siamo inclini a precipitare.
Daniele Serafini