Franca Alaimo per Gaetano Giuseppe Magro con «Assenza di segnale»
14.08.2024
![]() Assenza di segnale
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autori: | Gaetano Giuseppe Magro |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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È un salto acrobatico quello che Giuseppe Magro fa fare alla poesia, senza nessun'altra rete di sicurezza che non sia la convinzione che la lingua, essendo un organismo infinito, debba restare aperta ad ogni innovazione.
Quella proposta in "Assenza di segnali" ha qualcosa di paradossale.
Se fin qui il linguaggio della poesia aveva spesso accolto lemmi ed espressioni propri del vocabolario scientifico, adesso è quest' ultimo ad essere proposto come strumento lirico-metaforico, dando vita a testi inconsueti (alcuni perfino oscuri per chi, per esempio, come me abbia una formazione prettamente umanistica), e però senza dubbio affascinanti per intensità di rappresentazione, bellezza di immagini ed eleganza sonora.
La lingua (attinente soprattutto alle scienze mediche) di questi testi è quella che ascoltiamo poco e che ci trova impreparati perfino nelle condizioni di pazienti, quando ne chiediamo timorosi il senso, quella che, tuttavia, paradossalmente contiene il più profondo segreto del nostro manifestarci e soffrire e poi morire. Essa sembra essere di per sé, proprio perché veicolata da suoni estranei alla quotidianità, la metafora dell' incomprensibile sorte del dover morire, se è vero che la morte è estranea alla nostra esperienza (fino all' ultimo respiro di fatto sperimentiamo la vita).
Tutti i testi sono un incessante argomentare intorno all' estranea che ci estranea da noi stessi, una volta corrotto il corpo, e intorno all' insignificanza di quest' ultimo, accompagnato da un dolente stupore, da un' intima postura di non-accettazione di fronte a tanto 'venire e svanire'. Da qui l'affollarsi di domande sul senso ultimo di ogni creatura, come se proprio il quotidiano e troppo vicino guardare al microscopio le cellule che si modificano, senza nessuna volontà di bene o di male, non faccia che allontanare maggiormente le risposte, togliendo valore anche ai nomi con i quali noi tutti ingaggiamo riti di arbitraria conoscenza, tentativi ridicoli di avvicinamento all'inspiegabile.
E allora sembra che proprio la scelta di un linguaggio solenne e sontuoso voglia sottolineare maggiormente l'infedeltà di una promessa: quella di potere razionalizzare, dominare e spiegare l' inspiegabile: . e perciò non comprensibile, e noi saremo .
agosto 2024