G. Ladolfi per D. Santoro
![]() Sulla strada per Leobschütz
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autori: | Daniele Santoro |
formato: | Libro |
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Nota scritta da Giuliano Ladolfi e pubblicata l'8 c.m. sul sito AtelierPoesia
Daniele Santoro, Sulla strada per Leobschütz, Milano, La vita felice 2012
La vicenda dei campi di concentramento viene narrata in versi da Daniele Santoro in un testo di pregio. A dire il vero, l’uso del verbo “narrare” è improprio perché l’autore sa ritrarre nelle situazioni e nei personaggi l’orrore di una vicenda che ancor oggi suscita dolore e commozione. La tragedia non necessita di commento: si impone nella sua evidenza all’interno di chi non era più uomo, soggetto al capriccio e alla violenza senza possibilità di ribellione: «anche i bambini aspettavano la morte / intanto che aeravano le Camere». L’orrore è tale da spingere a dubitare della presenza di Dio nel mondo: «Amici non c’è Padreterno non c’è scampo». E al termine rimane come un rovello nelle coscienze dell’umanità: come mai tanta crudeltà poté albergare nelle azioni di uomini comuni, che dopo la guerra ripresero a lavorare, divennero padri e trascorsero una vita normale e, finché non troveremo una risposta esauriente, tale da aiutare l’essere umano a prevenire simili esperienze, l’angoscia aleggerà sull’intero pianeta (G. L.).