G. Linguaglossa per Maurizio Molinari
![]() Inversi panici
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autori: | Maurizio Alberto Molinari |
formato: | Libro |
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IL DISCORSO DUALE E RESIDUALE
Maurizio Alberto Molinari - Inversi panici - La Vita Felice, Milano, 2012
I testi contenuti nel volume scritti a fronte delle immagini, in bianco e nero, delle 14 foto scattate dallo stesso autore ci riportano dentro la problematica antichissima e mai risolta del rapporto testo-immagine e del problema della «verità»; se cioè la «verità» sia qualcosa che resta nella trama dei segni: l’irriproducibile nelle maglie del riproducibile. Ma è esattamente l’identica fallacia che viene indotta dalla pittura. Graphé vale dunque nella duplice significazione di scrittura e pittura (fotografia): essa è propriamente di-segno, de-cisione. Per Platone, chi pensa che la Verità possa aver dimora in una tale impressione, il cui unico effetto è di alterare il continuum omogeneo del discorso inducendovi l’affezione della differenza, è affetto da una illusione. In quanto aletheia, opposizione al Lete, il-latenza, la «verità» può aver luogo soltanto nell’espressione del Logos vivente, e non nel Logos della scrittura e della pittura che hanno soltanto l’abito di consentire il riproducibile (quindi il falso).
Maurizio Alberto Molinari prende atto che oggi, nel mondo delle immagini riproducibili e serializzabili all’infinito, non è più attingibile la sfera dell’autenticità e dell’immediatezza: la contorsione degli arbusti delle foto confliggono in modo sibillino con la nudità delle parole dei testi poetici. Ed è in questa discrasia che vive nei versi brevi e brevissimi di Molinari ciò che è sopravvissuto all’annientamento del senso e dell’immediatezza, in quelle tracce disseminate nei contorcimenti dei tronchi di un’altra era geologica c’è forse una traccia, un segno di altri segni. Quasi. Forse siamo già entrati in un’altra era geologica e non ce ne siamo accorti.
Giorgio Linguaglossa