Giancarlo Pontiggia per Natalia Stepanova

Cara Natalia, ho ricevuto il suo bel libro, e me lo sono letto subito, in questi giorni, con grande partecipazione. Aveva ragione Matteo: è davvero sorprendente come lei sappia usare la lingua italiana, che pure non è la sua lingua madre. Ma è ancora più sorprendente come lei usi la nostra lingua da poetessa russa: forse per la prima volta mi pare di capire quello che intuivo a tratti leggendo i grandi poeti russi del Novecento in traduzione: ed ecco la loro anima, la loro energia lirica che si esprime in lingua italiana! Mi sono annotato alcune poesie davvero splendide: La luna e la neve; Settembre; Malinconia; Andando dallo speziale; Nulla è vero;  Le sia fatto il bagno nelle rose; Una stella; Nel vuoto della gioia e del dolore... Ma tutto il libro è davvero di alta qualità, e parlo dello stile, del pensiero profondo, della visione, di ciò insomma che crea la vera poesia. Farò quel che è in mio potere per far conoscere questo libro, che merita tanto; e quando verrò a Roma, mi farebbe piacere conoscerla. Un saluto poetico!

Giancarlo Pontiggia
maggio 2015