I. Leardini per I.E. Leo su Glamour
![]() Cielo
|
|
autori: | Irene Ester Leo |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
"La dinamica del sole ha le sue spine": articolo di Isabella Leardini per Irene Ester Leo su Glamour 26.1.13
Ascoltiamo Irene Ester Leo e la sua poesia in volo.
VERSI DIVERSI a cura di Isabella Leardini
versi – da conservare, far girare – di autori diversi
CANTO
La devozione della notte
è una porta senza battente,
ha i lacci sciolti e sussurra troppe direzioni.
Vediamo ombre bionde sulle scarpe
che hai scordato
ai lati delle parole,
in ordine di luogo e pensiero,
si svegliano e fanno cadere quelle grazie diurne
costruite sulla sabbia calda delle costole uomo.
Non so se esiste ancora,
la voce.
Ma la bellezza è così arguta e devastante
che è più temibile del suo contrario
è irreversibile,
rende liberi.
Irene Ester Leo
da “Cielo” (La Vita Felice 2012)
Quest’estate Davide Rondoni mi sveglia con un sms “leggi Irene Ester Leo, è quasi più brava di te”. Io sorrido in pigiama e penso “ha proprio deciso di incuriosirmi, con quel quasi un po’ furbetto per non stuzzicarmi troppo”. Il libro di Irene arriva poco tempo dopo, bello fin dalla copertina. Si intitola “Cielo” ed è davvero una poesia in volo la sua, imprendibile, bella per una radice selvatica e quasi arcaica. Di lei mi colpiscono soprattutto la visionarietà e gli incipit: tutti i primi versi di Irene hanno dentro una forza che va a segno. Questa è una poetessa che quando inizia a scrivere parte da un respiro tesissimo e poi lo lascia andare, deragliare anche, senza tenerlo troppo a freno, come se ci fosse in lei una forza che ancora deve trovare una misura o che trovarla non vuole perché mira ad altro. Lo dice chiaramente Rondoni nella prefazione, che Irene mira a una dismisura. Allora mi lascio trascinare anche io in questo suo magma che non svela mail il dato, l’occasione, il fatto preciso, resta enigmatico ma è costellato di visioni così belle e assolute che non si sa da quale udito le possano arrivare. Non riesco ad andare contro la mia natura, quando leggo certe sue poesie la tentazione di cancellare qualche verso, di ripulire il libro da titoli e citazioni, ammetto che ce l’ho… Perciò ho scelto due testi brevi in cui neanche un verso tradisce la sua forza, ma ho anche capito che non si può cercare l’equilibrio perfetto nella poesia di Irene, bisogna accettare il suo sguardo fiero così com’è, con le sue altezze e anche con le sue discese… con tutta la sua pienezza di canto. Per capirlo fino in fondo ho dovuto ascoltarla leggere, lo fa con una grazia autentica.
DIREZIONI
Ho abbandonato l’ovest volgendomi a te.
La dinamica del sole ha le sue spine.
Una è solida nel centro della mia fronte.
Ricorda dove finisce la strada.