Intervista ad Alessandra Fanti - Opera prima - a cura di Rita Pacilio
19.06.2017
![]() Emersioni
|
|
autori: | Alessandra Fanti |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
articolo su http://www.sanniolife.it/sanniolife/?p=23295
- Cosa rappresenta per te la poesia?
Ricerca, necessità, diletto. Quella letta come quella che cerco di scrivere.
- Da cosa scaturisce il tuo progetto poetico? Chi o cosa ti ha ispirato?
Non ho mai strutturato un progetto poetico. Il piacere intellettuale, estetico ed emotivo che mi ha da sempre generato la poesia ha messo in me il desiderio di cercare un linguaggio mio per dire. Me stessa, l’umano, il mondo, le relazioni … La vita mi ispira.
- Un libro di poesia vuole cambiare, rinnovare, ripercorrere, ripetere, ribadire, stupire … segnala al lettore altre ‘azioni’ poetiche che più si accostano al tuo progetto di scrittura in versi.
Un libro di poesia può nascere per motivi molto meno nobili. Tutti dobbiamo combattere con le rovinose derive dell’ego. Se guardo alla mia parte migliore, posso dire che lo scopo sia indicare ciò che si vede nel reale, mostrare differenti visuali, prospettive, direzioni.
- Il linguaggio poetico deve necessariamente essere pervaso da tematiche personalistiche? Cosa pensi al riguardo?
Si scrive di ciò che si conosce quindi ogni scrittura nasce da un luogo personale di partenza. Gli itinerari possono essere diversi come diverse sono le voci che li raccontano. Prima della voce, io credo, ci debba essere uno sguardo. Allora si può scrivere di qualsiasi cosa che è contemporaneamente personale ed universale nella misura in cui lo sguardo accoglie e rispecchia l’umano personale e universale.
- La scrittura di un’opera prima spera in una comunicazione, civile, etica, estetica, filosofica, psico-sociologica? Quale è l’obiettivo primario: la bellezza del verso fine a se stesso, il significato, il significante?
Un’opera prima, nel mio caso, viene scritta, prima di nascere come un’entità definita, una poesia per volta dentro un fiume di versi che contiene tanto altro. Estrarla e darle vita è stato un processo certamente consapevole ma che si è realizzato in modo insieme analitico e “sensitivo”. L’aggettivo da attribuire alla comunicazione risulta quindi difficile da determinare. Sicuramente “la bellezza del verso fine a se stesso” non è la mia priorità.
- La sofferenza e/o il silenzio sono condizioni indispensabili per fare buona poesia? C’è chi sostiene che la poesia sia morta. A cosa serve la poesia, e soprattutto, serve qualcuno e/o a qualcuno?
Domande importanti. L’unica a cui posso rispondere, con una risata, è quella sull’ipotesi di una morte della poesia. Chi legge poesia sa a che cosa gli serve. Chi cerca di scriverne pure. Il silenzio e la sofferenza fanno parte della vita e i morti non scrivono poesia.
- Scrivono tutti e leggono in pochi. Secondo te è un luogo comune? Tu leggi poesia? Da quanto tempo? Chi sono gli Autori classici e contemporanei che hanno influenzato il tuo percorso poetico?
Scrivere senza leggere mi è sempre sembrato assurdo. In genere si pratica un’arte che si ama. E la sia ama perché la si è incontrata nelle opere di qualcun altro. Io leggo per piacere e per nutrirmi e non per accumulare conoscenze come in un conto in banca il denaro. Difficile fare un elenco di chi mi abbia influenzato, anche perché ci sono influenze di cui non si è pienamente consapevoli e influenze indirette. Tutto il passato della produzione poetica ci influenza, persino se non l’abbiamo letto direttamente. Gli autori conosciuti sui banchi di scuola, e magari detestati, hanno un ruolo tanto quanto quelli di cui ci siamo innamorati nel nostro cammino di ricerca.
- Quale poesia del tuo libro vorresti fosse letta maggiormente dai lettori?
Il mio libro è un’unica poesia …
- Nel tuo futuro prevedi altre esperienze editoriali? Perché?
Non lo escludo. Né lo prevedo. Continuo a scrivere, questo sì.
Alessandra Fanti è nata a Cagliari il 13 luglio del 1962.
Pubblica i suoi scritti sul blog personale ALEFANTI parole allo specchio (https://alefanti.wordpress.com/) e partecipa saltuariamente al blog collettivo LIMINA MUNDI (https://liminamundi.wordpress.com/) Partecipa dal 2011 a reading personali e collettivi in luoghi pubblici deputati e non. Prima della pubblicazione della raccolta Emersioni per LVF è stata inserita in alcune antologie.