M. Ruglioni per Gianmarco Busetto
![]() La pelle o la devozione all'anima
|
|
autori: | Gianmarco Busetto |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
Margherita Ruglioni su Venezia eventi per Gianmarco Busetto - Mescolando carni e anime
Quando, dalla claustrofobia di una prigione si passa all’immensità di un’estate, quando il detto e il contraddetto convivono - il bene e il male - in ossimorici contrasti continui.
Quando c’è un corpo che non si accontenta ed è disperatamente in rivolta, evoluzione e ferite. Quando trovi un rifugio e dall’io, dal solo, vedi uno spiraglio nel noi, disperazione e redenzione grazie a semplici gesti di quotidianità…
Mi suggerisce questo l’ultimo raffinato libro di Gianmarco Busetto, poeta veneziano, attore e regista, con “La pelle o la devozione all'anima”, ed. La Vita Felice, freschissimo di stampa. Ed una breve lirica è anche nel titolo.
Due le sezioni: una dedicata alla pelle, al corpo che si trasforma, apprende e si meraviglia ogni volta; una all’anima, alla rielaborazione delle emozioni… Come se il tutto fosse distinto, come se quella provocazione data dalla vocale-congiunzione O, confermasse la sartriana separazione tra spirito e materia.
No, per l’autore - non solo non vi è alcuna divisione tra gli elementi, ma, al contrario, essi sono parte di un tutto inscindibile che permette al semplice “Esistere” di venire declinato in “Vivere”-.
REQUIEM PER UN CANCRO SEGRETO
mai nessuna vista potrà salvarsi
dalla prigione delle nostre ciglia
nessun fiore verrà deposto sulla lapide dell'arreso
diremo sarà dolce la nostra vita insieme
e baratteremo innocenza in cambio di impossibili perdoni
chiederemo aiuto a un dio che dovremmo
aiutare a non morire
e per qualunque cosa cercheremo un colpevole
se non per giustizia, almeno per tentare di capire il senso
dei nostri peccati
saremo il regno di Danimarca, la piaga rossa languente
la culla del piccolo Adolf e il fucile di Hemingway
ma anche brioche e sole e spremute e
lettere pensate per colmare distanze
e rideremo anche, un sabato sera, ubriachi
cercando equilibrio su mattonelle incerte
di redenzioni impossibili, di mezzenotti implacabili
perché solo la differenza tra il vissuto e il pensato
fa della vita un'esperienza o un'elemosina
e se alla fine risulteremo tempo perso
sarà solo perché la perfezione
si priva di qualsiasi possibilità di stupire