Nota di lettura a "Genealogia imperfetta" di Silvia Rosa_ Luca Artioli
26.12.2014
![]() Genealogia imperfetta
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autori: | Silvia Rosa |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Nota di lettura a "Genealogia imperfetta" di Silvia Rosa_ Luca Artioli
Sono sincero, era qualche mese che non leggevo più un libro di poesie. Ed era ancora più tempo che non ne leggevo uno a voce alta, testo dopo testo, come se lo dovessi condividere da un palco. La breve pausa del Natale serve anche per questo, per ritornare sui tuoi passi, per cogliere e riconoscere come proprie le antiche abitudini, quelle che sapevano darti un senso.
Ho appena terminato “Genealogia imperfetta” della bravissima Silvia Rosa, una silloge sicuramente non semplice, non di facile fruizione, com’è giusto che sia per un libro di poesie, lontano dal concetto di lettura “di svago”.
Forte di un proprio corpus dall’alto spessore linguistico e caratterizzato da un impianto sintattico eclettico e mai scontato, “Genealogia imperfetta” sa raccontarci le pieghe di un’anima dal cuore disincantato, costretto a fare spesso i conti con le proprie ombre e le proprie insicurezze, ma, allo stesso tempo, abile nel saperci guidare attraverso una geografia segreta, che riporta ogni sentimento alla sua origine, al principio del tutto, dove la voce non era ancora parola, ma luogo.
Sì, la poesia di Silvia Rosa non è “parola”, ma qualcosa di più ampio e recondito: uno spazio indefinito in cui la stessa autrice cerca di instaurare con il lettore una trama empatica, fino a scoprirsi insieme a lei, mano nella mano, commosso di fronte al dialogo con la madre o complice nell’archeologia (futura) di un amore, tanto passionale quanto sfuggente.
I libri che riescono a portarti con sé, assolvono a quanto di più importante l’autore chiede al proprio libro: che sappia essere un punto di convergenza tra la sua esigenza comunicativa e le aspettative del lettore.
“Genealogia imperfetta” riesce in questo compito, non sempre facile. E ci riesce convincendo.
Brava Silvia, leggerti è stato davvero un piacere!
CONFUSE
"Il ventre sorride tra il bianco netto di tutte le assenze
che attendono [origine] annidate in quel taglio
di pelle fiorito tra lo sguardo nascosto e la mano
non c'è un appiglio uno che scardini il centro
che viri il dettato vagito silenzio di questo restare
nel corpo perduto un ricordo
di quando eravamo insieme, confuse
di quando la carne era nido soffice altare
e tutto era sangue ed eco di cuore - uno scoppio -
e tutto era madre.
(da "Genealogia Imperfetta" di Silvia Rosa, Ed. La vita Felice - Milano 2014)
LUCA ARTIOLI