Novità editoriale: Marco Sonzogni - Tagli
14.06.2014
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autori: | Marco Sonzogni |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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dalla prefazione di Alberto Bertoni
Nel suo pudore tagliente, nella sua ritmica lieve e severa, Sonzogni si rivela un poeta necessario: di lui impariamo in breve la vita, la storia e un’anima, risentita e generosa.
dalla postfazione di Paolo Febbraro
dalla Parte prima - PRELUDI FUGATI
Un’altra vita
Ho imparato presto a fare l’elemosina.
A turno dai maschi o dalle femmine,
lo decideva chi serviva da più tempo.
In fondo alla chiesa due giovinastri ora
padri di famiglia che quando passavo
facevano facce strane, chissà perché.
E così ho imparato presto a ignorare
l’ignoranza, a perseguire ad oltranza
il poco e il tanto datomi in consegna.
Quelle navate sono sempre più vuote
e di scervellati ce n’è in abbondanza.
Ora come allora accetto con serenità
la danza di ciò che è com’è; al resto
penserò dopo l’ultimo giro di rosario:
l’incenso che mi annuvola gli occhi
salirà come quella foschia leggera
che abbandona lo specchio d’acqua
che le ha dato vita. Allora scoprirò
se tutto ciò che c’è nel mio breviario
di seconda mano vale ancora oppure
se mi tocchi alzare di nuovo la mano
e dire mea culpa sapendo bene
di non aver fatto nulla e come prima
allungarla a chiedere l’elemosina.
dalla parte seconda - VARIANTI FAMILIARI
Poesie per mia moglie
I. Sunday Blues
E sembra più facile stanotte
farci la conta delle ossa
(quando dondolavano, prima,
non eravamo noi a muoverle,
d’un colpo panni stesi
al vento di ciò che accade)
e cercare di riprendere
la nostra abituale posizione.
* * *
Precauzioni messe a prova,
la cena in stallo ma l’acqua
continua a bollire e il sugo
a metà va bene anche così
se avremo ancora fame;
il pavimento ora è un orto
di spezie (se le mangerà
per noi l’aspirapolvere).
* * *
Mentre il buio avanza, di là
tu dormi, quasi serenamente;
io mi ritrovo in compagnia
dei soliti fantasmi, la mente
stanotte più ospitale del solito:
ma non mi riesce di dire nulla
(la lingua è vile e infantile:
mi dà solo sillabe scosse).
dalla Parte terza SCARTAMENTI RIDOTTI
Ora che non ci sei più
in memoriam Seamus Heaney (1939-2013)
Ora che non ci sei più penso e ripenso
a quell’ultimo saluto a Pearse Street:
scendo in fretta dalla macchina, scendi
anche tu, un abbraccio veloce e poi via
per andare dove è scritto che si vada –
io al mio destino di traduttore: servo
inadeguato delle tue parole che rincorro
smarrito e stanco ora che non ci sei più.