Novità editoriale poesia: Sassi di Giuseppe Sangregorio
![]() Sassi
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autori: | Giuseppe Sangregorio |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Versi come sassi lanciati in uno stagno, che originano cerchi sempre più vasti, quasi a dilatare il nucleo centrale.
Giuseppe Sangregorio, in questa sua raccolta poetica, sa condurci da una riflessione focale, interna al testo, verso derivazioni più ampie. La prima sezione è ricca di descrizioni paesaggistiche che diventano quinte sceniche per collocare il pensiero soggettivo e lasciarlo dialogare sino a diventare universale: è il caso delle poesie di apertura, fino a Stelle; prosegue poi con testi in cui riaffiorano alla memoria le figure care degli assenti, che gli permettono di introdurre il tema dell’unica certezza della vita, sempre in corsa con il tempo: la morte.
La sezione Cronache e cultura raccoglie poesie in cui il fulcro è costituito dall’osservazione del mondo esterno, spunti estrapolati dal contesto sociale e culturale in cui viviamo, rielaborati con senso critico che vira, a volte, al sarcasmo, a quell’ironia particolarmente aspra e amara di cui tutta l’ultima sezione Pasquinate è pervasa.
Sera
Si screzia in una miriade
di giochi d’ombra la sera
in quest’angolo di mediterraneo
e nel guizzo di luce livida
la nave all’orizzonte
è un punto su una rotta ignota,
confusa tra il visibile e l’invisibile.
Il formicolio delle stelle è una voragine
che annulla tempo e spazio,
spalanca precipizi a domande
inquietanti nell’ansia di un senso
che sfugge, di una luce che non c’è
abisso vertiginoso in un mare di se.
Illusione
Il vento porta un odore di salsedine
respiro di una terra
di dolcezze e di violenze
eco di frangenti amplessi
fra terra e mare.
Quel gusto salmastro
quel respiro di onde hanno scandito
la giovinezza, erano il mondo;
l’infranse l’ansia di un sogno lontano:
si pensa sempre che la felicità
sia oltre la linea dell’orizzonte.
Illusione. Forse solo quell’angolo
di mondo può salvare dal naufragio.
In memoria
Il vento di aprile accarezza
i fianchi della montagna
il verde dei boschi richiama alla vita
ma tu non puoi sentire,
piccolo fiore reciso da invisibili forbici.
Sei passata fra di noi
con la serenità di sposa.
Era straordinario come trovavi
il lato buono in ogni cosa.