Novità poesia: Alessandra Palmigiano
![]() L'appropriato governo del fuoco
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autori: | Alessandra Palmigiano |
formato: | Libro |
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Collana Sguardi
Come si può governare il fuoco? Controllandolo, alimentandolo quando è necessario e proteggendolo dall’estinzione. Indirizzandolo verso le necessità dell’uso domestico, lasciando che ci riscaldi. Ma anche confinandolo o perfino estinguendolo quando rischia di possederci, divorarci. Occorrono intuito ed esperienza, forme di disciplina che sembrerebbero contrastare con l’energia invasiva delle fiamme. Lo stesso titolo scelto felicemente dall’autrice, l’appropriato governo del fuoco, non deve essere letto in chiave riduttivamente simbolica, ma piuttosto esplicativa ed emozionalmente “neutrale”. In questa raccolta di poesie il fuoco non sembra essere semplice sinonimo di passione, ma di qualcosa di esaltante e potenzialmente ustionante sì: nella seduzione amorosa il “governare” è elemento essenziale, la tattica e la strategia di ogni incontro/scontro. [...] In Alessandra Palmigiano gli impulsi del desiderio o della seduzione non si esprimono attraverso spinte tribali o risvolti zuccherosi, ma sono piuttosto una sfida con se stessa, un io poetico emancipato e mai succube, ma allo stesso tempo forse proprio per questo ineluttabilmente tentato – e tentatore a sua volta – dal gioco con il fuoco.
dalla nota di Luigi Cannillo
al di là del silenzio di anni le spalle
voltate gli sguardi interrotti; spenti
e dispersi i richiami ad infrasuoni,
scavalcando montagne a perdersi altrove;
ribadita la separatezza, ed usata la vita
a mascella d’asino per dire ciò
che andava detto
– senza ovviamente perdere di vista
ciò che ci avrebbe spezzato la chiglia;
dopo indefessi esercizi di senso privato
e pubblico possesso di sé:
in tutto questo tempo mai alcun dubbio
che tu mi abbia meno che capito.
beyond the years of silence the backs
turned the broken glances; dead
and dispersed the infrasound calls,
passing over mountains and out of sight;
the apartness reinforced, the life used
jawbone of an ass-style to say
what had to be said
– while never, of course, losing sight
of that which was to shatter our keel;
after tireless exercises of private sense
and public self-possession:
in all this time never a single doubt
that you had me less than figured out.
cattività
sotto gli occhi di chi ci custodisce,
la fedeltà assume nuova forma:
passando da un’inquadratura
all’altra, ad ogni angolo,
in media per duecento volte al giorno,
ogni metro spostamento individuato
converge alla ricostruzione della
vita – la testimoniabile
in qualunque tribunale.
e quanto a me, ho preso a comportarmi
come se dietro quegli sguardi stessi tu:
recitando ogni momento, come se tu
stessi assistendo.
captivity
before the eyes of those watching over us,
faithfulness takes on new forms:
passing from one camera shot
to the next, at every corner,
two hundred times a day on average,
every metre movement singled out
converges on the reconstruction
of life – the testifiable one
in any court of law.
and as for me, i’ve started to behave
as if behind those glances there was you:
acting every moment, as if you
were assisting.
In copertina: immagine rielaborata da Annamaria Palmigiano. La foto del risvolto di copertina è di Jan Rutten.