Novità poesia: Carla Spinella - Di nuovo in volo
02.09.2014
![]() Di nuovo in volo
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autori: | Carla Spinella |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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La morte, poi, si presenta in molteplici aspetti: la morte delle anime vuote o invase dal male, la morte graduale del corpo che invecchia e della bellezza che sfiorisce e scompare, la morte fisica. Ma la morte che Carla sembra temere maggiormente è quella della memoria: non avere più ricordo degli altri, né essere più ricordata dagli altri le è parimenti insopportabile.
L’introspezione lirica si allarga a situazioni che coinvolgono più estesamente la relazione con gli altri e la trattazione di temi sociali danno al suo fare poesia una valenza civile e realistica. E ciò la spinge a dedicare versi alla violenza contro le donne, agli abusi sessuali contro i minori, alle catastrofi mediterranee dell’immigrazione clandestina, ai condoni per gli abusi edilizi, all’arroganza della malavita organizzata, e via via fino alla nostalgia per la vecchia Milano degli artigiani e delle case di ringhiera.
dalla prefazione di Luciano Aguzzi
Suggestioni
Basta a volte una scintilla
di vita gentile, uno sguardo
d’amorevole attenzione
perché esploda la bellezza
d’un sorriso a salvare
il giorno che agonizza
Bastano i rami della grande
quercia generosa di gemme
e ghiande a suggerire
al cuore in festa
una confusa fiamma
di parole e forza
di domande e grazia
di gesti che si vestono
d’un misterioso incanto.
Delusione
Ci sono ombre
al fondo d’ogni cuore
che improvvise emergono
alla luce; e inutile
si fa e perdente
di tempo e d’affetti
fiducioso investimento
all’eruzione d’un astio
inaspettato e travolgente
E a lungo persiste
una pena senza sconti
per quella spina
rudemente conficcata.
Derive
Rimosso ogni delirio
di potenza, lasciando
percorsi obbligati,
andiamo senza bussola
ostinati a proseguire
il viaggio, del mondo perduto
sulle incerte tracce
Vaghiamo con umbratili
sensi e nomadi pensieri
al centro d’un concerto
di stelle che talora abbaglia
distogliendo dal cammino
talora assorda con sgraditi
suoni, germinando
smarrite derive
E resta oscura
la coscienza della nostra storia.