(Novità poesia) Francesca Tuscano – Gli stagni di Mosca
![]() Gli stagni di Mosca
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autori: | Francesca Tuscano |
formato: | Libro |
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La poesia di Francesca Tuscano è una poesia “sopravvissuta” all’autrice, che è ancora in grado di fare una strage quotidiana delle poesie scritte in modo tale che quelle sopravvissute, appunto, seppur scritte in momenti diversi, sono collegate da una storia comune.
La poesia di Francesca Tuscano è una poesia civile. Infatti, se è vero che l’educazione poetica di una nazione dipende dal valore che quella nazione ha storicamente dato alla poesia, all’arte e, in generale, alla cultura, è anche vero che sono i poeti stessi a dover ridare dignità alla poesia e a loro stessi non compromettendosi con il cosiddetto “mercato” e con le mentalità campanilistiche delle scuole poetiche. Il poeta dovrebbe possedere una coscienza civile e considerare il mondo come una polis. Il poeta ha quindi grandi responsabilità di fronte al suo pubblico: deve essere retto, essere libero, essere coerente nel rapporto tra scrittura e vita sociale.
dalla presentazione di Gerardo Mastrullo
***
Ho visto, dai tuoi occhi,
quando ho smesso di guardare,
e il tuo corpo si è fatto tribunale del mio corpo.
La notte che ci dava ragione,
l’acqua del fiume e la coscienza lieve
delle nostre distanze
diventavano pelle e desiderio.
Abbiamo camminato per molte strade,
andando paralleli,
senza incontrarci –
come vuole la legge dei numeri.
Ma ora sei qui, carne e memoria,
e alla mia lingua hai tolto
l’inutile parola, persa
nella tua bocca,
che non mi ha detto – seguimi.
Chiudere gli occhi
e ignorare la strada dei teoremi –
il mio sangue è nel tuo, senza calvario.
***
Francesca Tuscano è nata il 7 settembre 1964. Ha lavorato come burattinaia, insegnante (di russo e di italiano), archivista e traduttrice. Ha scritto di storia della musica russa e italiana, di teatro russo del Novecento, di traduzione dal russo (in Italia), di rapporti tra cultura italiana e cultura russa, e di letteratura italiana contemporanea (in particolare, di Alvaro e Pasolini). Ha scritto i libretti delle opere – Incontro (tratta da Occhi sulla Graticola di Tiziano Scarpa, musica di Fausto Tuscano), La canzone del re (musica di Fausto Tuscano) e Parole-morte (ispirata all’opera di Lovecraft, musica di Juan García Rodríguez). Ha pubblicato la raccolta di poesie M.Y.T.O., scritta con Damiano Frascarelli (Edizioni EraNuova, 2003), il pezzo per teatro Come si usano gli articoli ne I diritti dei bambini, scritto con Daniela Margheriti (Rubbettino, 2005) e La notte di Margot (Hebenon-Mimesis, 2007). Sue poesie sono state pubblicate in Terra e scrittura. Voci dalla cultura calabrese (Paideia, 2003) e Oro in tavola. Conversazioni e ricette sull’olio, di Grazia Furferi (Paideia, 2003). Ha tradotto e curato La fine del cinema? di Roman Jakobson (Book Time, 2009) e pubblicato La Russia nella poesia di Pier Paolo Pasolini (Book Time, 2010).