Novità poesia - Marco Amendolara - Il corpo e l'orto
27.05.2014
![]() Il corpo e l'orto
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autori: | Marco Amendolara |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Ne Il corpo e l’orto ha voluto raccogliere versi che vanno dal 2005 all’anno della sua morte. Il titolo è riassuntivo dei due temi che il poeta affronta in quello che ha tutta l’aria di essere un poemetto, piuttosto che una occasionale raccolta di versi. [...]
Affrontando il tema del corpo che è orto e vegetazione, tema dell’ultimo Novecento, attraverso la cultura francese che più lo osannava, Amendolara ha recuperato la grande poesia del passato, quella virgiliana per intenderci, meglio, con la quale è finalmente fuoriuscito dal corpo. (...) Il corpo e l’orto è uno dei pochi libri che vale la pena di leggere e rileggere della nuova poesia italiana.
dalla postfazione di Renzo Paris
Fu quella sola volta,
seduto al tavolo,
che avesti la sensazione
di vivere sempre,
finché il vino rimase
nel bicchiere.
Dopo, un sapore di ferro
e di sangue invase la bocca,
ti assediò,
e i fantasmi continuarono
una losca frequentazione.
Come per una musica interiore
non ti accorgevi quanto crudelmente
rapidi e ladri fuggissero
i giorni,
mentre chi incontravi apriva e chiudeva
parentesi piene di cronologie,
neanche fosse stato impiegato
all’anagrafe.
Ma il tuo corpo non eri tu,
e una volta cancellato quello,
la forza segreta che lo muoveva
sarebbe balenata libera:
sarai tu, salvo.
Con un ghigno soave o sinistro
i cadaveri precipitano nel vortice,
indicando in lingua sconosciuta
ai vivi la terra destinata.
Marco Amendolara nasce a Salerno il 17 ottobre 1968. Poeta, critico letterario e d’arte, traduttore di poesia latina. Laureato in Filosofia e in Lettere moderne, ha svolto un’intensa attività pubblicistica, collaborando a vari periodici e quotidiani, tra i quali «Il giornale d’Italia», «Il Mattino», «Caffè Michelangiolo», «L’area di Broca», «Frontiera immaginifica».
Nel 1984 pubblica il saggio sulla teoria della poesia La musa meccanica, Ripostes, Salerno-Roma (questa edizione con lo pseudonimo di Omar Dalmjró), testo riedito “con minime varianti, aggiunte, omissioni” nel 1994, presso Pellicanolibri, Roma. Altri lavori critici: Allegoria di Oscar Wilde (ancora Omar Dalmjró, Ripostes 1987); Indagine su Oscar Wilde, Ripostes 1994; Taverne e fantasmi, Edizioni dell’Oleandro, Roma 1996; Apparizioni a mezzogiorno. Interventi sull’arte contemporanea, Tesauro e la Fabbrica Felice, Cetara 2001; Tinture disumane. Arte mista ad altro, Tesauro e la Fabbrica Felice 2001; Doppio magma. Arte e scrittura in Soffici, Savinio, De Pisis, Cremona, Tesauro e la Fabbrica Felice 2002; Parole variopinte, Tesauro e la Fabbrica Felice 2004; La tentazione poliedrica. Artisti-scrittori del Novecento, a cura di Mario Fresa, Edizioni L’Arca Felice, Salerno 2010.
Le raccolte di prose e aforismi: Tetralogie, Ripostes 1986 (come Omar Dalmjró); Mani addosso, La Fabbrica Felice 1998; Vascelli, tatuaggi, selve e saette, Marocchino blu, Lucca 2002.
I libri Catulliane e altre versioni, Tesauro e La Fabbrica Felice 2002; Carmi taroccati. Contraffazioni, trucchi, simulazioni, Ripostes 2003 e L’alfiere amoroso, Ripostes 2004, raccolgono il suo lavoro di traduttore.
Ha curato, inoltre, volumi su Lewis Carroll, Contessa Lara, Remigio Zena, Giovanni Camerana, Georges Simenon.
Poesia: Rime amare, in AA. VV., Festa delle idee, a cura di Ugo Marano, Capriglia 1984; Rimmel, Extravagantes, Ravello 1986 (queste prime due opere, come Omar Dalmjrò); Misteri di Seymour, Altri Termini, Napoli 1989; Fogli selvatici, con Ugo Marano, La Fabbrica Felice 1993; Stelle e devianze, La Fabbrica Felice 1993; Epigrammi, Nuova Frontiera, Salerno 2006; La passione prima del gelo (auto-antologia di poesie e traduzioni, Ripostes e Marocchino blu 2007); L’amore alle porte, Plectica & Bishop, Salerno-Giffoni Sei Casali 2007; La bevanda di Mitridate, Marocchino Blu 2008.
Muore di sua volontà, a Salerno, il 16 luglio 2008.