Novità poesia: Mariolina De Angelis - Il mondo intorno
![]() Il mondo intorno
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autori: | Mariolina De Angelis |
formato: | Libro |
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Una poesia carnale e spirituale
Anche in questo nuovo libro Mariolina De Angelis conferma la sua capacità di realizzare una lirica scabra e sempre ben tenuta formalmente, il che le consente di scrivere della vita quotidiana, di evocare l’infanzia, così come di parlarci di grandi temi spirituali, magari partendo da un fiore che sboccia e lo fa senza mai cadere nel sentimentale. In quasi tutte queste poesie c’è un “tono medio” e un lessico diretto e chiaro, anche vicino al parlato, ma che non slitta mai nel gergale o dialettale, a volte la parola si eleva anche verso registri ricercati, senza però mai essere aulica o di maniera e le immagini dall’interno di una scena di vita si aprono sovente in rapide riflessioni su grandi temi dell’umano, in un tono gnomico e sapienziale, mai retorico.
Una poesia questa che definirei “carnale e spirituale” e che – a mio avviso – svela una certa ascendenza da alcune poetesse amate da De Angelis (e da lei frequentate anche in vari saggi critici, tra cui voglio ricordare il più recente lavoro pubblicato nell’antologia di saggi critici Con la tua voce, La Vita Felice, 2009). […]
I temi che la poetessa altoatesina tocca ora in parte ritornano dalle raccolte precedenti: i luoghi della città, la dimensione dell’infanzia, la vita affettiva, con le dediche a figure familiari, ma anche ad amici e poetesse amate, il che svela lo stretto legame tra i vari libri pubblicati e, dunque, l’unitarietà di questa ricerca poetica; eppure in questa raccolta ci sono anche alcune interessanti novità tematiche. Si nota subito il motivo della natura, in apertura di raccolta: un tema originale e poco attraversato dalla poesia contemporanea. Infatti leggiamo versi intensi dedicati a rose, ninfee, stelle alpine, gelsomini, glicini e calli, per esempio, ma in molti casi si celebra anche la magnificenza sfuggente della buganvillea, tra le altre piante di cui si legge, poesie che si incidono sulla pagina con forza e senza cadute di tono, riuscendo sempre a mostrare la valenza emotiva della natura – motivo di ricordi e sogni – ma anche a svelare gli echi fiabeschi che essa evoca, così come il suo valore simbolico. Fiori, erbe e piante che appartengono a tanti giardini, visti o solo sognati (e infatti tale è il titolo della prima sezione): luoghi diversi che però creano un unico “grande giardino”, il locus amoenus della tradizione rinascimentale, ma che in questi versi si carica anche di ombre ed echi, in immagini perturbanti e mai comuni, non a caso un testo tra i più significati si intitola Fiori inquieti e dice: «L’orchidea si camuffa da insetto/ e cambia forma./ Le glicini tremano nel lilla d’organza/ ai passi di una volta», rivelando così la capacità di queste poesie di mostrare l’ambivalenza della natura, proprio come accade nella trama delle fiabe, così care a De Angelis.
Un ultimo elemento voglio segnalare, ovvero, un’estesa presenza in questa raccolta di testi che si articolano attorno a riflessioni sui grandi temi dell’umano: la solitudine, l’indifferenza, la paura di esistere, l’assenza ma si dice anche del cosmo e della terra. Grandi tematiche trattate però non in senso teorico o filosofico, ma viste con lo sguardo “carnale e spirituale”, che è proprio di questa poetessa, dove si uniscono la dimensione universale alla vita di ogni giorno, il dato semplice della materialità con il senso della vita stessa, tanto che, potremmo dire metaforicamente, cielo e terra si toccano in questi versi così levigati eppure sempre diretti, tanto da chiamarci all’ascolto e spingerci a interrogarci con l’autrice sul senso più profondo della nostra esistenza.
Gabriela Fantato
Dalla sezione GIARDINI
Il segreto dei fanciulli
Agapanti azzurri e bianchi
lanciano scintille violette.
Oltre le aiuole dei giardini
il mare canta.
I bambini inquieti
intuiscono il mistero
dei parchi e dei giardini
dove si nascondono
ombre, vagabondi, presenze
impalpabili
che loro percepiscono
e gli adulti non avvertono.
Stretto nel cuore
mantengono il segreto
le bocche mute.
Malia delle calli
Bianche come i cigni
che sbocciavano nelle favole.
Fiori preziosi
custoditi in vasi protettori
posti su credenze e davanzali
ad ingentilire le case, le stanze
con la forza del loro candore.
La loro scintillante presenza
attenua le voci rissose
che s’annidano
oltre l’apparente nitore.
Dalla sezione DEDICATE
Madre
Ad ogni passo
Illuminavi il giardino della casa.
Le forsythie ubriache di rugiada
vibravano di un giallo estremo
abbacinante.
Tutti i fiori pulsavano intorno a te
e gli alberi ricamavano
ombre
sul tuo volto di bambina
(i figli, tuoi fratelli).
Sferruzzavi trame di lana
e raggi di sole
ti irraggiavano i capelli.
Ignoravi le incrinature del mondo
e ci amavi!
Abitavi la casa e il giardino
inviolabile nel tuo mondo.
Presenze
I capelli d’oro e cenere
gli occhi di luce
guardano e non parlano.
Abitano in un giardino antico
dove un refolo d’aria
dal mondo penetra
dove non si può stare
se non chiamati.