Novità poesia - Percorsi di Cinzia Marulli
08.03.2016
![]() Percorsi
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autori: | Cinzia Marulli |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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C’è leggerezza nelle poesie di Cinzia Marulli, non quella delle parole, ma del vento, delle nuvole, della nebbia. Ciò apre il cammino alla chiarezza. Al biancore. Sgretola l’oscurità, la rinchiude nell’ombra. Invita al viaggio. Ci mette in cammino sul sentiero. E riabilita, non la strada percorsa, ma, dopo di essa, il ritorno. [...] Questi Percorsi sono come aquiloni. Volano, si avvicinano alle nuvole, ma nessuna mano le abbandona. Ed è così, la mano del poeta, distribuisce i fili dal centro dell’esistenza. In questo senso, Percorsi è il libro dei bilanci, e il ritorno è un viaggio intimo verso il centro dell’“io”. Basta poi affondare la zappa e smuovere la terra intorno ai piedi. Scavare. Per sotterrare il male di ciò che è stato. Per dissotterrare i ricordi, così, come i petali di un fiore esistenziale assorbono la clorofilla che un sole nascosto gli invia. Poi, ricominciare a mettere un passo dopo l’altro per riannodarsi con il ciclo della vita e della morte. Rinascere fiore. Con i colori del desiderio. E morire in quei stessi colori. Morire, ultimo ritorno alla terra, alla cenere, a quelli – il padre e gli altri – che, prima, hanno preso in prestito l’ultimo percorso.
Attenzione però: la poesia di Cinzia Marulli non è una poesia esistenzialista, ma esistenziale. Nel senso che, piantato nella terra, l’essere tende verso l’alto come l’albatros di Baudelaire. Là dove la speranza ha grandi ali. Ma sente, l’essere, al tempo stesso il bisogno di radicamento nella terra, unica garante affinché non si perda ciò che è stato.
dalla prefazione di Jean Portante
dalla sezione IL SENSO BIANCO DELLE NUVOLE
Tu mi guardi come fossi nebbia
eppure sento una voce
una voce chiara
e la tua risposta
che fulmina il pensiero.
Dimmi.
Copri questa domanda disperata.
«Dov’è il senso del sentiero?»
Lo chiedo a te che stai lì
con le mani nella terra
e i piedi in aria come radici celesti.
«Il senso del sentiero» mi dici,
«non è nel percorso
e neanche nell’arrivo.»
Poi la certezza:
«È nel ritorno.»
dalla sezione IL PARADOSSO DEL CERCHIO
È bello il cerchio
perché non finisce mai
perché ogni punto sulla circonferenza
è equidistante dal centro
perché è tondo come il ventre
pregno di una madre.
*
Tra i campi
assolati di fatica
il miracolo
dal più piccolo dei semi
sacro
nasce la pianta del bene
a nutrire questo mondo
affamato.
dalla sezione IL RIFLESSO DELLA LUCE
Se un giorno leggerete le mie poesie
un giorno quando sarò terra per i ceci
non pensate a me come a un corpo morto.
Pensatemi allegra in questa morte che non è nero.
*
Voglio scrivere della mia morte ora
ora che sono in vita
perché non la conosco
e posso dire tutto quello che mi pare
così nessuno mi potrà dare della bugiarda.