Novità Poesia: Saverio Bafaro - Poesie del terrore
15.05.2014
![]() Poesie del terrore
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autori: | Saverio Bafaro |
formato: | Libro |
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«Oscuro», in tutte le sue diverse accezioni, declinazioni, sfumature, è un termine ricorrente nel lessico poetico di Saverio Bafaro: la sua presenza circoscrive uno spazio dominato dall’ambiguità, ma non nel senso di sollevare incertezze, quanto in quello di stabilire, tra i suoi elementi tenebrosi e il soggetto che si dispone ad attraversarli, una duplice corrente. L’io si carica di quell’oscuro che teme e che può generare il «terrore» di queste poesie, ma diviene anche una possibile e autonoma sorgente di terrore.
Il tema che i versi di Bafaro ci chiedono di condividere non si dispone quindi all’insegna dell’univoco; il poeta invoca invece «la bellezza che confina con la paura», avvertendoci di fatto che non v’è cesura, iato, ma contiguità tra i due opposti.
[...] Non ci sono punti cardinali, nella topografia lirica ed espressionistica di Bafaro, non ci sono latitudini o longitudini: ancora una volta, per essere ammesso a una verità, il soggetto deve accettare la perdita e lo smarrimento. Deve, cioè, camminare nella non poeticità del suo presente, del suo groviglio d’inferno. Per orientarsi ha soltanto se stesso e la poesia, che dà voce a buie profezie.
[...] La rivelazione è ciò che impedisce a Bafaro di fare del terrore, nucleo tematico privilegiato di questa raccolta, uno straordinario, seppure inquietante veicolo percettivo. Il tema diviene invece una cornice, una prospettiva, un suggestivo brainframe. La realtà nel terrore, il terrore nella realtà: per questa via, le poesie di questo libro disegnano una geografia ulteriore, intima e relazionale
dalla prefazione di Roberto Deidier
Ho rubato un pezzo al tempo
gravido come una cagna
ho socchiuso gli occhi febbrili
a cavallo di onde perpetue
ho trovato riparo
in un porto circolare
Esiste un sorriso insano
– oltre la soglia del dolore –
impresso sul volto
come un assurdo promemoria
del tutto ignaro
della sua genesi e apocalisse
Una croce di fuoco
mi sveglia
nel cuore amaro della Notte
guscio di tenebra
dal fiato greve e disperso
nella fiamma al petrolio
brucia per sempre la speranza
di riveder vivere la carne
Questo potere di ucciderti
da un momento all’altro
riempie di sangue i miei occhi irreali
e fa risuonare inaspettatamente
un gong nel mio cuore
reso feticcio da un demone
.