Novità poesia - Silvana Ceruti - Abbi cura dei fili d'erba
11.12.2014
![]() Abbi cura dei fili d'erba
|
|
autori: | Silvana Ceruti |
formato: | Libro |
prezzo: | |
vai alla scheda » |
dalla prefazione di Alberto Figliolia
Va il Naviglio
Va il Naviglio
nella notte d’inverno
lenta strada nera
che attraversa la città e la mia anima
come una spada
spartendo il passato e il futuro,
liquido movimento,
unico presente,
in un mondo addormentato
Fuma eterno in questa notte
il Naviglio
braccia di nebbia bianca
salgono nell’aria
braccia silenti di amori e di alghe
di vite passate
di sguardi perduti
di passi che se ne sono andati
Segreti putridi s’innalzano dai fondali
attenta all’incantesimo delle acque!
Le case si allontanano dalle sponde
nell’aria rigida
e parvenze di campi si allargano
nel buio
Poveri lampioni a guardia degli argini!
Rigidi nelle braccia
a spirali della nebbia,
lumi galleggianti al di qua
e al di là delle acque
Milano, 27 gennaio 1991
Per un attimo la mia solitudine
Per un attimo la mia solitudine
ha incontrato la tua
per un attimo si sono incontrati
i nostri sguardi
ma non ho avuto il coraggio di parlarti
né tu hai avuto il coraggio di fermarmi
Così vagando, isole sconosciute,
ci siamo persi per sempre
Milano, 28 giugno 1991
Scartai il pungitopo
Scartai il pungitopo
e arrivai all’acqua
correndo per un sentiero di paglie
di gialle stoppie di grano
per un sentiero assolato
L’acqua scorreva chiara nel canale
in un letto di ghiaia
e strisce di alghe fluttuanti
Mi sdraiai bocconi
per vedere riflesso il mio viso
ma nessuna immagine si formava
nell’acqua chiara
fino alla disperazione della mia identità
Coraggio sorella
prova ancora!
Su un muso smunto cadente
rapido si sovrappose il crocefisso
una
due
tre volte
fino alla disperazione del vedere
ma se cambiavo viso
e lo facevo ridente
era una maschera
e una fitta rete di rughe a zampa di gallina
mi stringeva gli occhi
Milano, inverno 1992