P. Lezziero per Anna Toscano
![]() Doso la polvere
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autori: | Anna Toscano |
formato: | Libro |
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Anna Toscano - Doso la polvere -
E' fortunata, l'autrice di Doso la polvere. Perché ha una triplice contemporanea visione della realtà, o della vita o del mondo che le sta dentro rispetto a quello che sopravvive fuori.
A filtrare il tutto ci pensano i suoi acuti occhi naturali, l'occhio magico dell'obiettivo in bianco e nero della sua altra passione, la fotografia, la lente dei suoi versi che intrappolano la città dove vive, Venezia, e quelle dove ha molto camminato: Siviglia e Parigi e Bologna fatta di raccordi ferroviari.
E' il nostro nomadismo di oggi, scrive nella sua introduzione Anna Maria Carpi, che di poesia se ne intende. E dentro ci trovi anche l'eros e la depressione.
Una città di mare come Venezia obbliga a camminare molto, perché offre migliaia di pietre da calpestare e un lampione sotto il quale poter baciare e un letto dove poter vivere con la persona amata, ma, prosegue l'autrice, i sogni/ li ho infranti tutti/ con una lancia sola.
Per fortuna non ci sono solo pietre in città e solitudine, alla Biblioteca della Zattere un mondo giovane vive e lavora e lei si ricorda quando alla loro stessa età poteva assomigliare a quella ragazza con le cuffie o all'altra con la sciarpa arrotolata intorno.
Scattano anche i ricordi che non passano mai, quando ci si chiede di una persona, quella di un tempo che ci sta ancora dentro, Non ricordo più/ come ci siamo conosciuti/ come ci siamo cercati/ come perduti e ritrovati.
C'è anche una spietata analisi delle persone vicine, nel testo Vi guardo, con il riscontro di questa gente che sfiora e di cui si sente amica o nemica.
Molto bello poi il ricordo del magistrato Paolo Borsellino che con le lacrime agli occhi rivela di essere stato tradito da un amico, dopo che Tritolo e lamiere/ avevano già sepolto Falcone. L'altro eroe.
E come buona letterata, qual è il nemico insidioso che spesso ci tradisce? Ci sono versi ironici tratti da La punteggiatura, con l'attacco alla virgola di sfogo, i due punti e le loro posizioni: mai decisivi e mai inutili. Non avevo capito che è il punto - come dicono i manuale di scrittura - che rende possibile il respiro.
Il pregio della scrittura di Anna Toscano è la totale mancanza di ipocrisia, è l'immediatezza della immagine, suggerita e mischiata dall'abitudine nello scatto delle foto, perché creare immagini visive corrisponde all'uso del verso come una pennellata di sentimenti rovistati /nelle tasche della memoria.
Paolo Lezziero