P. Lezziero per Moretto
La memoria non ha palpebre
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autori: | Luciana Moretto |
formato: | Libro |
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Luciana Moretto – La memoria non ha palpebre- La vita felice – euro 10
Piero Marelli, poeta , uomo di teatro e traduttore, è il prefatore speciale e sensibile di questo libro di Luciana Moretto, una poetessa già vincitrice del Premio Donna Moderna- Mondadori, e di quello nazionale di poesia Haiku a Roma e di altri.
La poesia di Moretto ha saputo conquistare la terra di nessuno che da sempre esiste tra chi è rimasto e coloro che ci hanno lasciato, scrive Marelli nella sua presentazione.
Il ricordo dei progetti di viaggio poi improvvisamente saltati, la forza di rivedere immagini e di risentire attraverso un filo un timbro di voce mai dimenticato, gli antichi luoghi rimasti mortalmente immobili sono il terreno di coltura dei versi di queste poesie nelle quali l'autrice di Oderzo raccoglie i segni di una presenza non più fisica ma sempre molto viva e presente nella sua attuale vita solitaria.
Parole dignitose che non cercano aiuti psicologici esterni, comprensioni formali, ma che traducono sulla carta la fermezza e la totalità del rapporto con la persona amata e prematuramente scomparsa, ma sempre collegata a lei con figure-ombra e atteggiamenti e segnali positivi.
Un racconto che ha avuto uno splendido inizio terreno un trenta di gennaio, ormai giorno della ricorrenza...Sto in ascolto/ come al suono di una voce lontana/ ma non c'è intorno nulla, nessuno a dirmi/ se è un cipresso o un salice / o altra esotica essenza / a fare quest'oggi ombra al tuo cenere lieve che continua a narrare sui fogli bianchi della vita una presenza alla quale Luciana non può rinunciare visto il costante collegamento anche se ...Così dobbiamo/ incontrarci divisi/ tu là – io qui-/ la porta in mezzo, appena socchiusa.
Una ricorrenza però che non ha termine, una data che non viene mai cancellata o dimenticata e che si unisce agli altri avvenimenti comuni come il progetto di una gita di pellegrini verso Santiago, sfortunatamente mai effettuato, o le improvvisate vacanze da innamorati, o i Frammenti notturni o Le presenze.
Questo non distaccarsi mai tra fisicità e ombra, tra suoni veri e parole immaginate, non è certamente una valenza negativa. E' un modo, è una scelta voluta e coraggiosa per portarsi ancora dentro una persona che non è più un ormai ma è un sempre positivo.
Paolo Lezziero