Paolo Lagazzi per "La dama alla fontana"
![]() La dama alla fontana
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autori: | Nicola Dal Falco |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Ho letto La Dama alla fontana apprezzandone la scrittura delicata e arcana, le immagini misteriose e leggere. Mi piace entrare nel bosco delle sue fantasie, intuire la presenza della fata e poi sentire che sfugge; mi piace il “silenzio profondo” di questi luoghi che scoraggiano le domande, che spiazzano il bisogno umano di capire l’incomprensibile; mi affascina il ramo che fruscia diventando una carezza, un corpo, una “chioma stellata”; mi seduce la realtà metamorfica di eventi intensamente femminili, di apparizioni dolci e maliziose che balenano e si sottraggono fra sguardi obliqui e “tappeti d’ombra”…
Il suo è un originale inno alla grazia erotica e al movimento infinito, alla forza acquatica e sinuosa con cui illude ed elude il bisogno maschile del possesso: solo in questa elusione la grazia può salvarsi, può perpetrarsi come fonte immortale di tutti i sogni, di tutti i desideri.
Una postilla: apprezzo il libro anche per i riflessi in esso accolti del mito di Diana e Atteone: io che sono di Parma ho sempre, fin da bambino, contemplato con intenso stupore la versione che ne ha fornito il Parmigianino nella “stufetta” della rocca Sanvitale a Fontanellato. In questo affresco c’è in gioco il senso tragico e numinoso della bellezza, e questo senso riverbera anche, come un soffio segreto, su alcuni versi.
Paolo Lagazzi, novembre 2017