Patrizia Baglione per Salvatore Sblando con «Lo strano diario di un tramviere»
13.03.2024
![]() Lo strano diario di un tramviere
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autori: | Salvatore Sblando |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Salvatore Sblando, Lo strano diario di un tramviere
(La Vita Felice, 2020)
Salvatore Sblando è poeta fine e riservato che fa dalla scrittura un piccolo scrigno per l’animo gentile. Una poesia, la sua, che non si atteggia a fare la voce grossa e, anziché aggiungere, tende a sottrarre: a preferire il silenzio.
(“Non aggiungerei spazi/ a quanto finora mi è accaduto”) questo a dire che le cose semplicemente succedono, che non c’è mai bisogno di forzare nulla. La poesia, allora, diventa una mano ferma su cui potersi addormentare e “val la pena poggiare/ ogni stanchezza”. Un mondo da visitare a cuore aperto, senza riserve e pregiudizi.
Tema centrale i luoghi vissuti dell’autore: Nord e Sud come parti dialoganti di un unico discorso. L’amore per la figura paterna, (“abbiamo deciso d’essere/ sicuri/ come il geranio è il gelsomino che s’appoggiano/ sul mio balcone/ l’uno all’altro/ a sorreggersi”) quello per la scrittura.
Salvatore poeta, figlio, amante del bello.
Sensibile e taciturno.
Salvatore attento ai giorni, le ore, i minuti.
I versi si fanno dono del detto e non detto, degli sguardi posati piano, dell’amore che supera la morte e tende larghe le braccia.
(“Sono quel soprammobile/ sul tuo comodino/ che ti osserva mentre/ dormi fermo/ spalle goccia a goccia/ ad effetto sedativo”).
E come tante minuscole gocce, la parola è capace di scavare la pietra. Di farsi carne e vincere contro la precarietà dell’esistenza, senza badare a tempo, spazio, mondi lontani. Perché in fondo: tutto quello di cui è capace l’amore, resta facilmente percorribile.
Patrizia Baglione
Patrizia Baglione