R. Caramma su Alexa von der Goltz
![]() Occhi di liquirizia
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autori: | Alexa von der Goltz |
formato: | Libro |
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Immagine di donna poliedrica
Nelle tracce della sua vita, le linee dei temi poetici sono già evidenti. Nella sua concezione dell'arte trapelano le stigmate del pensiero. Nei versi l'immagine di una donna, unicamente poliedrica, universalmente vincente. Un'immagine, cento immagini emergono dai versi, tutte nitide, non scalfite dal tempo che intercorre fra passato e presente e, ancora, fra presente e futuro.
«Occhi di liquirizia» (La vita felice, pp. 78, euro 10) con prefazione di Gabriela Fantato, potrebbe essere un punto di partenza, ma diventa approdo, seppure non definitivo, di un felice viaggio poetico di Alexa von Der Goltz. Nata a Bolzano, vive tra l'Oriente e l'Occidente, respirando esperienze ed emozioni che prendono corpo in dipinti e poesie.
«Non mi lascio sbagliare/ perché la perfezione si sgretola/ con un rimprovero e l'angoscia nasce/ da una delusione./ Lasciatemi dormire,/ morire di letargo/ bella e perfetta sempre/ senza tempo/ né vergogna./ Immobile da guardare/ perfetta da sognare. / Sono una bella addormentata/ e di notte/ guardo dietro le palpebre chiuse/ quel mondo che evito,/ che a volte sfioro./ Accetto muta una sorte decisa,/ voglio schernire la vita vera./ Chiusa in un bozzolo come una sposa senza rughe/ sono una bambina senza parole,/ una donna che si difende da dolore». Il dolore da cui nessuno può fuggire.
Rita Caramma
Pubblicato su La Sicilia – pagina cultura del 22 aprile 12