R. Pacilio per Maltese
![]() Per tre lune
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autori: | Elisabetta Maltese |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Per tre lune
di Elisabetta Maltese – LVF 2012
nota di Rita Pacilio
Antonio Gamoneda scriveva che la poesia crea realtà … e genera conoscenza sostenendo che ciò che di reale crea la poesia non può essere sostituito alla vita. La poesia, quindi, entra in fortissima relazione con il suo tempo diventando l’espressione della sua memoria simbolica e una personalissima analisi dell’autore che la adopera come attività artistica o spirito emulato della vita stessa. Poca poesia, oggi, si muove verso l’esperienza di emissione di memoria/contenuto/suono affrontando la consumazione del tempo intellettuale e fisico come blocchi necessari per distendere il pensiero poetico, catalizzatore universale di bellezza, eleganza, armonia, stile. Gli spazi del tempo, vissuto fuori dal tempo, permettono al lettore attento di percepire che la coscienza di chi scrive si muove in una poesia matura che, a sua volta, genera un tempo segreto, un terzo spazio/tempo costruito nello stesso attimo in cui viene proiettata la realtà trasfigurata. Così sono intese l’eco o le pause dei tempi musicali che riecheggiano come fenomeni a intermittenza e di cui solo il senso della propria dimensione naturale attinge dalla poesia di tutti. Per tre lune di Elisabetta Maltese, LVF 2012, è una raccolta poetica che si incammina, con decisione, verso un percorso ideologico e necessario assegnato alla poesia ascoltata come linguaggio ritmico in contatto con le cose cosmiche ricche di esistenza. La sperimentazione della comunicazione usata come visibile e invisibile, che ricade verso l’esterno, ha il compito sapiente di titolare la storia umana come una implicazione sostanziale dell’uomo negli avvenimenti antropologici. L’io lirico si sposta e si frammenta identificandosi in uno status colloquiale consapevole di non poter mutare l’irreparabile resto del mondo. Elisabetta Maltese sa che non può esimerci dal sentiero della rassegnazione, della paura dell’incomprensione scettica, della solitudine interiore; la poesia sa osservare, attendere il tempo della prossima battuta musicale, conosce i silenzi dei momenti vicini e alchemici e conosce la speranza, la via d’uscita. La scelta stilistica per definire concetti e filosofie etnologiche sono il segnale di una visione del mondo costante, ordinata, priva di orpelli retorici: la cura della metrica e del suono colgono il significato del contenuto che profetizza il presente dualismo ‘io-tu’ recitato come assenza, mancanza. L’esigenza di registrare il circuito del limite umano è contenuto nel titolo: Per tre lune,(Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe, proverbio indiano) cioè per tutte le volte necessarie a invecchiare il concreto della scelta del ‘credo’ dell’umanità.