Rita Pacilio su «Notizie da Patmos» di Fabrizio Bregoli
![]() Notizie da Patmos
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autori: | Fabrizio Bregoli |
formato: | Libro |
prezzo: | |
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Rita Pacilio, con la sensibilità e l’attenzione che la contraddistinguono, propone una lettura originale e intensa di “Notizie da Patmos” (La Vita Felice, 2019), soprattutto mettendo in evidenza il valore simbolico ed esistenziale del riferimento all’isola (dove fu scritta l’Apocalisse di Giovanni Evangelista) e la valenza del rapporto conflittuale io/noi che, come Rita Pacilio fa notare, sono centrali nel libro.
La ringraziamo di cuore per questa sua lettura così puntuale e profonda.
Fabrizio Bregoli nel libro Notizie da Patmos (La Vita Felice, 2019) crea un tempo poetico e necessario per tutto ciò che conta per davvero: addestrare la propria identità all’incomunicabilità con il Padre. Sceglie metaforicamente, come punto di partenza della sua narrazione visionaria, un luogo, l’isola dell’Egeo, con l’intelligenza dell’ispirazione e dello sguardo completamente scevro di banalità e inganni, per conferire al suo disegno letterario, sapiente e raffinato, un equilibrio sacro e spirituale tra parole e cose non dette. L’autore sa bene come immergersi nel vasto fondale della parola poetica decidendo, con acuta consapevolezza, di far coincidere il soggetto pensante/cosciente con l’urgenza del suo sentire e del suo fare. Dunque, un dialogo con il Padre, figura assoluta della storia umana, per impadronirsi del bisogno di amare e da cui è impossibile tirarsi indietro. Il desiderio di scandire presenze e arcaicità interiori lascia il posto alla rappresentazione poetica e alla scienza che ben definisce, con estremo rispetto e rigore stilistico, l’espansione del significato dell’immaginario elementare nello spazio del concettuale. La profonda e vibrante testimonianza di un ardore emozionale compensa il pudore della questione dell’Essere e le sue contraddizioni. In altre parole, Bregoli pratica la poesia per dispiegare e cogliere l’infinita via io/noi che lo abita con l’intensità di venire a patti con pensieri, decifrazioni dei rapporti umani, essenzialità meditativa. Sottopone il suo lavoro al bisogno di riemergere da un’isola/isolamento in cui si accendono istanti fuggitivi e il presente metamorfico riducendo l’esperienza del mondo a un unico punto enigmatico, irrisolto e misterioso.
(Motivazione per l’assegnazione del Premio Città di Umbertide – XXV Aprile al libro “Notizie da Patmos“).
Si può leggere una selezione di poesie tratte da “Notizie da Patmos” al link qui indicato.
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni) e “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 - Premio Rodolfo Valentino 2016 e Premio Biennale di Poesia Campagnola 2017, Premio della Critica al Dino Campana 2017, Finalista ai Premio Gozzano, Merini, Caput Gauri). Il suo ultimo lavoro è "Zero al quoto" (puntoacapo, 2018) con prefazione di Vincenzo Guarracino. Sue opere sono incluse in Lezioni di Poesia (Arcipelago Itaca, 2015) di Tomaso Kemeny e in numerose altre antologie. Con il poemetto ENIAC è inoltre incluso in iPoet Lunario in versi (Lietocolle, 2018). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante la plaquette “Grandi poeti” (2012). Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia. Ha preso parte ad alcuni eventi di azione poetica mito-modernista e alcune sue poesie sono state esposte congiuntamente a opere pittoriche in eventi organizzati dall’associazione Civico32 a Bologna. Ha conseguito numerosi riconoscimenti per la poesia inedita, fra i quali gli sono stati assegnati i Premi San Domenichino, Marietta Baderna, Lino Molinario, Daniela Cairoli, Giovanni Descalzo, Luciano Nicolis, Piemonte Letteratura, Terre di Liguria, Il Giardino di Babuk, il Premio “Dante d’Oro” dell’Università Bocconi di Milano, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme. Sulla sua poesia hanno scritto Tomaso Kemeny, Giuseppe Conte, Vincenzo Guarracino, Mauro Ferrari, Ivan Fedeli, Sergio Gallo, Sebastiano Aglieco, Paolo Gera, Eleonora Rimolo, Gian Piero Stefanoni, Laura Caccia, Pierangela Rossi, Enea Roversi, Antonella Pierangeli.