Un inverno in poesia con La Vita Felice (2014-2015) di Rita Pacilio
25.02.2015
su Sanniolife:
Un inverno in poesia con La Vita Felice (2014-2015)
di Rita Pacilio
Sono mesi, lunghissimi mesi, in cui mi sono inoltrata, in modo percettivo e con animo da lettore attento, compiaciuto, nella lettura, nelle argomentazioni poetiche di alcune uscite de La Vita Felice. La tensione metaforica e sinestetica, fatta di giochi intellettuali e di energie specifiche di alcuni versi, mi ha collocata nell’arditezza della poesia di oggi facendomi registrare lirismi e virtuosismi poetici di notevoli amplificazioni filosofiche riscontrando anche straordinarie invenzioni/innovazioni. Già dai titoli delle sillogi è possibile risalire a nuclei di concentrazione stilistica e contenutistica, nonostante vada sottolineata la differenza di pensiero e delle immagini del singolo autore, l’età, il sesso, la ricchezza di patrimonio esperienziale letterario/poetico/umano.
Un inverno in poesia con La Vita Felice (2014-2015)
di Rita Pacilio
Sono mesi, lunghissimi mesi, in cui mi sono inoltrata, in modo percettivo e con animo da lettore attento, compiaciuto, nella lettura, nelle argomentazioni poetiche di alcune uscite de La Vita Felice. La tensione metaforica e sinestetica, fatta di giochi intellettuali e di energie specifiche di alcuni versi, mi ha collocata nell’arditezza della poesia di oggi facendomi registrare lirismi e virtuosismi poetici di notevoli amplificazioni filosofiche riscontrando anche straordinarie invenzioni/innovazioni. Già dai titoli delle sillogi è possibile risalire a nuclei di concentrazione stilistica e contenutistica, nonostante vada sottolineata la differenza di pensiero e delle immagini del singolo autore, l’età, il sesso, la ricchezza di patrimonio esperienziale letterario/poetico/umano.
- Comincerei da ‘Mi dici parole d’amore’ di Emilia Villoresi – LVF, 2014. Questo lavoro antologico, fortemente voluto dalla famiglia e da Valerio Villoresi, è venuto alle stampe per celebrare il 35° anniversario della scomparsa della poetessa milanese (Malnate – Va, 1892 – Milano 1979). Ogni poesia è una pulsione vitale: mettersi in ascolto del tempo e del suo miracoloso evolversi nella travolgente ‘speranza’ spinge ogni lettore a giustificare la ricerca dell’uomo. E un’anima qua si ridesta,/un’altra là sboccia – improvviso … La vita fugge la solitudine che ci imbavaglia di fronte alle avversità e ci tormenta, ci muta. Solo l’elevazione, la verticalità ci salva: il sentimento autentico dell’attesa, del desiderio, dello stupore, del sogno, dell’amore.
- ‘La grazia del danno’ di Isabella Panfido – LVF, 2014 per la collana Le voci italiane, si presenta in varie sezioni come un percorso che fa pensare a un’instancabile cammino in versi nell’identificazione di una condizione esistenziale sostenibile. La sostenibilità avviene grazie alla celebrazione del reale possibile: una maturità conquistata attraversando notti stanche e tempo senza limiti. Tutto questo può accadere solamente alle anime che vivono la vita/poesia come un destino, giorno dopo giorno, perdendo lentamente parti di sé e recuperando strade/anime dal mondo.
- Chi invece è uscito dal corpo per diventare un carcerato della poesia, poesia intesa come forza creatrice della ragion d’esistere, è stato Marco Amendolara (Salerno 1968 – 2008) con il poemetto ‘Il corpo e l’orto’ LVF, 2014 collana Le voci italiane. Qui il poeta si fa linfa vitale, rinascita e morte di un bisogno essenziale di sussistenza. L’accento sul corpo che bisogna abbandonare perché sfiorisce e soffoca nonostante si vorrebbe continuare a vivere grazie all’atto creativo e visionario porta il lettore a immergersi in una lettura di alta qualità stilistica pregna di significato paragonabile alla migliore poesia novecentesca.
- Suggestiva e di altissimo valore culturale è l’Antologia poetica internazionale AAA Europa Cercasi,curata da Lino Angiuli e Maria Rosaria Cesareo, LVF 2014, con prefazione di Daniela Marcheschi e prodotta grazie al patrocinio della Fondazione Roma, diretta dal Prof Emanuele Emanuele. ‘La poesia, più di ogni altra cosa, rappresenta il filo di Ariannache può mettere in comunicazione, attraverso un solo linguaggio universalmente riconosciuto, che si scioglie tra elementi naturali, animali e sentimentali (le tre A di questo volume), l’inestimabile ricchezza di culture così eterogenee che costituiscono questa nostra Europa’ …( Prof E. Emanuele) I ventotto Paesi attualmente aderenti alla Comunità Europea danno voce a questa antologia; come per l’Antologia che ha preceduto questo mirabile lavoro, Tempi d’Europa, il testo originale e la versione italiana sono collocate a fronte. Sono quaranta i poeti inseriti formando, con la propria lingua/voce poetica, una possibilità di collegamento tra la storia e la realtà. (Lingua [Traduttore] Poeta: Lituana [Cosma Siani] Jonas AISTIS; Spagnola [Vittorio Bodini] Vicente ALEIXANDRE; Francese [Vincenzo Accame] Jean ARP; Bulgara [Giuseppe Dell'Agata] Elizaveta BAGRJANA; Rumena [Sauro Albisani] Lucian BLAGA; Bable [Emilio Coco] José BOLADO; Sarda Maria Grazia CABRAS; Portoghese [Lino Angiuli] Sophia DE MELLO BREYNER ANDRESEN; Arbëresh [Fiorella Derosa] Girolamo DE RADA; Sanfelese Assunta FINIGUERRA; Inglese (Irlanda) [Paolo Febbraro] Seamus HEANEY; Slovacca [Pavol Koprda] Vlasta HOCHELOVÁ; Esperanto [Anna Maria Dall'Olio] Kálmán KALOCSAY; Rutena [Ivana Kupková e Milica Marinković] Iurko KHARYTUN; Inglese (Regno Unito) [Attilio Bertolucci] Cecil Day LEWIS; Svedese [Giacomo Oreglia] Harry MARTINSON; Maltese [Oliver Friggieri] Mary MEIJLAQ; Greca (Cipro) [Filippomaria Pontani] Kostas MONTIS; Mirandese [Daniela Marcheschi] Fracisco NIEBRO; Francese (Belgio) [Chiara De Luca] Colette NYS-MAZURE; Danese [Bruno Berni] Henrik NORDBRANDT; Franco-provenzale Giancarla PINAFFO; Estone Ülar PLOOM; Ceca [Antonio Parente] Pavel ŘEZNÍČEK; Tedesca (Germania) [Ida Porena] Nelly SACHS; Slovena [Daria Betocchi] Tomaž ŠALAMUN; Francese (Lussemburgo) [Clemente Condello] Lambert SCHLECHTER; Italiana Rocco SCOTELLARO; Lettone [Paolo Pantaleo] Knuts SKUJENIEKS; Romanì Santino SPINELLI; Finlandese [Hanna Suni] Aino SUHOLA; Polacca [Pietro Marchesani] Wisława SZYMBORSKA; Ungherese [Tomaso Kemeny] Krisztina TÓTH; Tedesca (Austria) [Ervino Pocar] Georg TRAKL; Romanesca [Lino Angiuli] TRILUSSA; Greca [Zosi Zografidou] Ioanna TSATSOU; Sami [Antonia e Viola Parente] Nils-Aslak VALKEAPÄÄ; Neerlandese [Gandolfo Cascio] Maria VAN DAALEN; Croata [Milica Marinković] Lidija VUKČEVIĆ)
- Rossano Pestarino con la silloge ‘Lingua che non so’ LVF, 2014, collana Agape, dialoga con il lettore attraverso nove sezioni in cui le tematiche del racconto intimo/personale si allargano in sentimenti più aperti che evolvono in relazioni tra cose, vissuti, partenze, enigmi, tempi, luoghi, spazi di gioie e dolori. Tutto ciò che sorge in noi è un rituale pluritematico che rimane e propaga energie in modo transitorio: Nella luce, di rosso, si staglia,/lungo la solitudine dei campi, infatti queste si consumano e svaniscono quando la vita, così come il linguaggio, rischia l’abbandono, la fine, il luogo comune.
- Continuando a sfogliare la collana Agape trovo Asfalto di Valerio Mello, LVF, 2014, una silloge elegante e che conferma la mia idea sulla scrittura poetica di Valerio, già pregustata nel precedente lavoro ‘La nobiltà dell’ombra – Corrispondenze’ edito sempre per LVF, 2013. Mello ci presenta una testimonianza in diretta di ciò che vive nella sua città di adozione, Milano. Dettagli, sentimenti, lampi di notte, squarci di dolori, architetture, confini politico/esistenziali che, attraverso un linguaggio poetico maturo e rigorosamente asciutto, ci arrivano come fotografati, filmati, osservati, lasciando ad ognuno di noi, il cuore rifugio/senza saperlo.
- Tagli di Marco Sonzogni- LVF, 2014, collana Agape, diviso in cinque parti e una conclusione, mi ha riportato alla poesia della nominazione del mondo di Seamus Heaney. Le brevi dichiarazioni, le descrizioni/citazioni di parti del mondo, il richiamo ai gesti quotidiani e abituali confessano la padronanza del sapere che ammiriamo nella poesia del Novecento e rivela l’aspirazione ad andare oltre … mi duole/offrire questo malcapitato volo/pindarico di parolaio senza alternative,/imbrigliato tra le radici/ dell’albero dell’ignoranza … soprattutto quando l’autore dalla poesia passa alla forma prosastica del dire.
- Sempre nella collana Agape, l’Editore Gerardo Mastrullo, pubblica a luglio 2014, la silloge ‘Sull’orlo degli addii’ di Luca Denti. Una discesa nella solitudine sociale ed esistenziale: ci troviamo di fronte a sezioni di un viaggio che commuove e fa riflettere sul confronto tra il frastuono del mondo e i passi incalzanti e difficili dell’uomo del nostro tempo. Struggenti e asciutti alcuni passaggi … quando la neve piange/nel silenzio/l’ultima stella alpina … hanno l’innesto in un animo inquieto e ansimante con l’impeto legato, comunque alla speranza, al bisogno di libertà.
- Nello stesso mese, per la collana ‘Le voci italiane’ Carla Spinella ci propone ‘Di nuovo in volo’ un lavoro poetico il cui contenuto, legato alle tematiche della morte/separazione/assenza/lutto/sopruso, si innesta su movenze stilistiche lirico/classicheggianti. Il tormento per la morte, enigma in cui l’animo dell’autrice sfida identificazione, coraggio, paure, scelte di vita e collocazione poetica, irrompe con marcata vena pessimistica l’intero componimento, suddiviso in due parti, dal linguaggio poetico ricco di esperienza letteraria. L’amore e la poesia è il mezzo attraverso cui è possibile trovare una via d’uscita al destino che fa decadere ogni bellezza fisica, ogni bontà, ogni vita, ogni possibile memoria. È nella poesia che trovo/la ragione e il senso del vissuto. L’uomo e la terra sono minacciati dal male e solamente il cielo, inteso come fede/purificazione, può salvare e liberare l’anima.
- Giacomo Graziani con la sua raccolta in versi ‘Il fulmine e la tortora’, collana Agape, rende visibili alcune scene paesaggistiche che fanno da palcoscenico a tematiche esistenziali i cui attori, la morte, il tempo, i rimpianti, le bellezze dei luoghi, i ricordi, danno origine a variazioni sul tema e a trasformazioni ritmiche, dinamiche. Lo stesso lettore assume innumerevoli sembianze lungo il percorso visionario e simbolistico creato dall’autore raccogliendo, ogni tanto, indizi febbrili e vitali in cui traspare la misteriosa e immensa ampiezza dello sfondo epocale in cui Graziani slabbra le proprie versificazioni. Decifravo incerti sentieri/sul deserto della mia mano.
- ‘Genealogia imperfetta’ è il titolo della raccolta poetica di Silvia Rosa per la collana ‘Le voci italiane’. Qui trovo innumerevoli immagini poetiche non disciplinate in senso tradizionale: Silvia Rosa ama la scrittura libera, gli spazi ampi, narrati, in cui la poesia può compiersi come atto del dono e dell’offerta, proprio come un corpo femminile che ama e feconda. È giusto che la forza dei versi, per proferire di fantasie e amori traditi, incustoditi, amori non amati o malati, ritorni e abbandoni, assenze, mancanze, intemperanze e solitudine, abbia uno spazio consapevolmente dilatato, fluido, chiaramente scevro da meccanismi linguistici che possano fuorviare dal significato, dal senso filosofico della vita.
- ‘Scorre il giovane tempo’ di Meeten Nasr per ‘Le voci italiane’ è un lavoro antologico che raccoglie poesie dagli anni 1982 al 2014. Un lasso di tempo in cui l’autore ha orchestrato una conoscenza di sé e del mondo proteggendone lo stupore e la sfavillante vocazione poetico/letteraria. Cultore, amante dell’autenticità delle cose e dell’arte innovativa e complessa, Nasr fa uscire fuori la sua matrice di uomo che sa vivere e misurarsi con la forza drammatica del mondo. Si inoltra nei movimenti del tempo e degli spazi per scoprirsi a rovistare tra ricordi e piacevoli memorie, sguardi che presuppongono esperienze, turbamenti e speranze potenti. Oggi vorrei che m’abbracciassi stretta/come l’alga alla roccia.
- Michelangelo Bonitatibus in ‘Alchimia della cenere’ per Agape presenta al lettore un poemetto in cui tutto il mondo è meditato nella fragilità e nell’assoluta commozione interiore. Personaggi e, esistenze, luoghi, non possono sottrarsi al destino dell’abbandono e del richiamo interiore dell’autore: giorno per giorno Bonitatibus abita ogni atmosfera, ogni latitudine investigando nella solitudine e nella coscienza in modo disarmato, disperato. L’amore cercato, trovato, perso, incompreso, lontano è il teatro su cui muove il proprio canzoniere, la propria voce musicale per esprimere la magia dell’esistere e l’innocenza del sentimento che dà sostanza al vuoto. … nel dedalo di mille e più paure/il filo/l’uscita che in fondo ci accomuna …
- Un altro corpo, questa volta un corpo che ha ‘La tentazione di essere vento’ : titolo della silloge di Silvia Giacomini, collana Agape, che fa riflettere sul dramma dei problemi alimentari. Quando la poesia diventa corpo e il corpo poesia ogni verso è il nutrimento, così si decide di nascere o morire; cioè lo decide la mente per il corpo. Il corpo sopporta, come spazio/terra, le intemperie, ogni calamità naturale. La ricerca della meditazione filosofica e che spinge al rifiuto del nutrimento, o allo scavo interiore oppure alla discesa nelle radici profonde del corpo/poesia/anima sottende l’azione del movimento nel labirinto delle azioni doppie, ambigue: qui si miscelano suggerimenti/paragoni ascetici/mistici a patologie socio/psichiatriche. La verità è nella lingua viva che necessita amore, acqua, aria, vento. ‘senza amore si muore’.
- Forse basta poco, forse, come ci rammenta il titolo della silloge ‘L’odor del gelsomino egeo’ di Helene Paraskeva, è nei sapori e negli odori semplici la conferma del nostro elementare senso dell’esistere. Stanotte è denso/come il sangue/l’odor del gelsomino egeo … Un’esplorazione dello spazio geografico come mezzo per concentrarsi sulla spiritualità del mondo e sulle sue problematicità sempre più provocanti e provocatorie: è un filo sottile il legame tra la terra madre, la Grecia, e la terra che accoglie, l’Italia, il cui anello di congiunzione diventa la poesia, continuo canto musicale, armatura sicura contro i formalismi della gente. L’amore terreno sperimenta il pericolo e spesso la delusione va assecondata dal calore degli animali, creature sincere, oppure va riparato riguardando le antiche gesta degli eroi che cristallizzano il tempo con i propri significati simbolici.














