Calendiluna
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Anna Vercesi non ha bisogno dell’ispirazione, ce l’ha, ha bisogno di un avvio: può provenire dall’esterno o dall’interno ma serve un avvio, poi i versi fluiscono come cavalli selvaggi, difficili da contenere e da gestire, da ordinare, da tenere insieme. In più, tante volte, le parole si contorcono, tentano vicinanze ardite, cercano parentele improbabili e stranianti, talvolta prendono il sopravvento e vogliono esse stesse farsi poesia. Calendiluna: luna nascente, inizio, dall’invisibile al visibile, dall’ombra alla luce (riflessa). In questa raccolta la luna, rispettosa della sua mutevole natura, si fa di volta in volta materia poetica, accenno, citazione, storia, introspezione, rimembranza. Tuttavia non è mai l’ossatura della silloge, semmai soltanto il filo rosso, quasi il pretesto per l’espressione di un’energia poetica che la travalica e che si muove sempre libera. Nelle poesie di Anna, il linguaggio si muove con molta autonomia, senza troppi legami strutturali ma con una particolare attenzione alle assonanze e dissonanze, talvolta obbligando il senso delle parole a torsioni che diventano però illuminanti riguardo al senso, lo “compiono”. dalla prefazione di Luciano Rossella Autrice radicata nel territorio delle sue origini, e che spesso frequenta, Anna Vercesi, nei suoi versi, chiama a raccolta tutti gli elementi naturalistici che ben conosce e che sono fonte di ispirazione: fiori (glicini, lillà, giunchiglie, viole,) piante (gelsi, acacie, salici, querce, sambuchi) e animali (garzette, germani, rane, scoiattoli, daini, pernici, api). Uno scenario suggestivo che disegna l’Oltrepò, terra ricca di tradizioni che Anna sottolinea riportando numerosi proverbi a piè di testo (...) Il desco poetico, a cui Anna ci invita, sa di domesticità: è fatto di oggetti semplici, di utilizzo quotidiano: seggiole, pentole, scodelle, tazzine, cucchiai su cui transitano cibi “poveri” come pane, noci, nocciole, castagne accompagnati dall’imprescindibile vino: preziosismo di quella terra e dell’attività agreste alla quale l’autrice attinge per rimemorare l’infanzia e seguirne gli sviluppi attraverso i sogni, l’innamoramento, le delusioni mo dire»), fino a guadare il tema esistenziale della morte. E sopra a tutto c’è la luna: presenza costante e silente che, con il suo lucore diffuso, stempera il buio favorendo il dissolversi delle paure. dalla postfazione di Diana Battaggia *** Genìa Non so che luna vi bagnava che lume vi salvava di certo un profumo di pane lievitava erba tagliata fresca e fieno. Articolo il suono di un dialetto che m’attraversa e m’appartiene: sono echi di parole siglate nel petto. A perdifiato corro incontro al mio passato, possibile sia il mio divenire. Non escluderei il ritorno.
Articoli che parlano di Calendiluna
Il Popolo 5_5 per «Calendiluna» di Anna Vercesi
Il Popolo 5_5 per «Calendiluna» di Anna Vercesi
Eventi collegati a Calendiluna
20/5/22 Milano - Anna Vercesi con «Calendiluna»
MPA - Milano Painting Academy , il 20.05.2022alle ore 18.00, Via Francesco de Sanctis, 34, Milano
7/5/22 Golferenzo (PV) - Anna Vercesi con «Calendiluna»
Sala Municipale, il 07.05.2022alle ore 17.30, via Roma 2, Golferenzo (PV)
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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