Sulla filosofia da università

a cura di Anacleto Verrecchia
testo tedesco a fronte

«Che la filosofia venga insegnata nelle università può esserle di vantaggio sotto vari aspetti. Ciò le conferisce un’esistenza pubblica e il suo stendardo viene piantato dinanzi agli occhi della gente, cosicché la sua presenza è riportata continuamente alla memoria e resa evidente. Ma il vantaggio principale sarà che qualche testa giovane e capace potrà conoscerla ed essere invogliata a studiarla. Bisogna ammettere, però, che chi ha attitudine per la filosofia e proprio per questo ne sente il bisogno potrebbe incontrarla e conoscerla anche per altre vie. Infatti quelli che si amano e che sono nati gli uni per gli altri si incontrano facilmente: le anime affini si salutano già di lontano. Una persona così, quindi, sarà più potentemente ed efficacemente stimolata da qualsiasi libro di un vero filosofo che le capiti fra le mani, che non dalle lezioni di un filosofo da cattedra, quale può udirsi tutti i giorni.»

Il micidiale libello Über die Universitäts-Philosophie, ossia la filippica contro la filosofia da università, è una delle parti più celebri dei Parerga und Paralipomena, pubblicati dal libraio-editore A.W. Hayn di Berlino nel novembre del 1851. Non fa onore alla cultura tedesca e all’intelligenza degli editori il fatto che uno dei più grandi spiriti dell’umanità abbia dovuto limosinare per veder pubblicata un’opera del genere. È uno dei pochi libri di tutta la letteratura che non ci si stanca mai di leggere e che bisognerebbe avere sempre a portata di mano come vademecum di consolazione.

dall’introduzione di Anacleto Verrecchia