La Pietra della Felicità

Come si può dire no a un’amica? E Giovanna Pesapane è un’amica vera, dallo sguardo disarmante, dagli occhi di un tal celeste da far impallidire i cieli di Lombardia di manzoniana memoria.
Un’amica sincera che quando la rivedi dopo anni, ti sembra di averla salutata la settimana scorsa, perciò quando mi ha parlato del suo ultimo lavoro, una raccolta di fiabe scritte da lei, le ho detto «anche questo libro te lo faccio io». In realtà il libro l’ho passato a Gerardo Mastrullo, l’editore de La Vita Felice, per motivi d’amicizia e perché lui ha la distribuzione. La mia esperienza editoriale con Giovanna risale ai tempi de La ragazza dalla 500 rossa, un volumetto senza data che porta il logo della Libreria Bocca Editore.
Quei ventisei racconti intriganti, scritti in modo avvincente, faticavi a smettere di leggerli, ci parlavano di una Giovannina giunta a Milano poco più che bambina e cresciuta fino a diventare uno stimato antiquario. Mi commuove ripensare a quella Milano che non tornerà più. Eravamo più ricchi di amicizie, di progetti, di vita. Tre anni fa, siamo nel 2010, l’avventura editoriale riprende con Anni Quaranta, in tempi nei quali nel frattempo era accaduto di tutto in negativo. Un libro, per alcuni versi anche più coinvolgente del primo, che come sottotitolo recita “I dieci anni che hanno cambiato il mondo”. Ricorderemo quel decennio e come uccisero il mondo, tra furti e spreco di danaro pubblico, inquinamenti radioattivi sui fondi marini, guerre di religione e politici inadeguati. Chiesa di peccatori, la società occidentale sta piegandosi come una nave in avaria. Approfittiamo di queste fiabe che vanno lette una al giorno, tutti i giorni, prima di coricarci. Come fece Sharāzād, in questo caso la nostra Giovanna, ricevendone la speranza che tutto potrà tornare come una volta.

Giacomo Lodetti