Calendario di Poesie e Fotografie 2016
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Descrizione |
Ago, filo e nodo è il nome della scultura posta in Piazzale Cadorna. Il fatto che la scultura sia divisa in due parti, ricongiunte idealmente nel sottosuolo, per gli ideatori del monumento è un richiamo alla metropolitana che corre nel sottosuolo di Milano e congiunge vari punti della città. Ma per Margherita Lazzati – che ha scelto questa fotografia come copertina del calendario di immagini e di poesie delle persone detenute nel carcere di Opera – ago, filo e nodo vogliono essere simbolo di un ricongiungimento possibile dei Visibili con gli InVisibili di tutte le situazioni: quelli dietro le mura di un carcere o fuori nella città. Ci vuole la laboriosità dell’ago e la pazienza del filo che collega le parti separate – magari separate da uno strappo che ha rotto una stoffa, o forse separate da sempre per la diversa provenienza dei panni – per arrivare a un nuovo unico tessuto. O forse, chissà, nel “sottosuolo” tutto è da sempre congiunto, anche se ciò che è sotto è invisibile, come le radici che vivono sottoterra e visibili sono solo gli steli che spuntano. Bisogna forse avere “occhi nuovi” per accorgersi che siamo tutti un’unica “pianta” e non lasciare “seccare”, non lasciare morire chi è rimasto indietro o chi è caduto... Noi crediamo che l’arte, in tutte le sue espressioni, possa aiutare a mantenerci in vita, per questo contempliamo fotografie e scriviamo versi. Fate caso ai colori dei fili della scultura: verde come ciò che si spera e nuovamente germoglia, rosso come la passione e giallo come il sole, la gioia e la luce. Usare l’arte del cucire, del “mettere insieme” e il simbolismo dei tre colori in tutte le situazioni che incontreremo quest’anno: questo l’augurio che facciamo a noi e a voi. Silvana Ceruti |
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