Il lato oscuro del centauro - 100 anni di Primo Levi
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Nel centenario della nascita di Primo Levi (Torino 31 luglio 1919 - 11 aprile 1987), un volume di poesie con un ricco apparato documentale sulla vita di Primo Levi
ascolta "Raccontando Primo Levi" su anchor.fm L’opera di Luca Artioli è un pellegrinaggio poetico attraverso la vita di un uomo. Quest’uomo è Primo Levi. Il selciato di una simile strada è fatto di vetri rotti e va percorso a piedi nudi. Impossibile non ferirsi. Chi tenta di raccogliere tutti i vetri per ricomporli è un filosofo. Chi vi cammina a lato e li osserva è uno storico. Mentre chi vi passa sopra, consapevole di non potersi ferire mai abbastanza per arrivare fino in fondo al dolore, questi è un poeta. Coloro che nella propria incommensurabile sofferenza hanno detto «io là (ad Auschwitz) c’ero», hanno anche ammesso di non riuscire a comprendere. Perché, dunque, dovrebbe riuscirvi chi là non è mai stato? Né filosofo, né storico, né poeta possono spiegare l’inspiegabile. Ma qui non si tratta solo di comprendere, piuttosto di non dimenticare. Così il filosofo, lo storico e il poeta non possono tacere. Luca Artioli è tra coloro che non vogliono dimenticare i ricordi di chi là c’era. Ma di fronte a ciò che per la sua disumanità sfugge alla comprensione umana, vi sarà sempre qualcosa che non si può o non si sa dire. Il lato oscuro del centauro è proprio ciò che Primo Levi non ha scritto. Né mai alcuna mano scriverà. Serse Cardellini Lo scrittore torinese, che ha abbracciato la testimonianza comemissione di vita, ha infatti saputo sbriciolare, attraverso i propri libri e le miriadi di preziose interviste, esattamente quelle resistenze che garantivano la tranquillità interiore di chi allora non conosceva o sottostimava l’esperienza concentrazionaria del lager. Lo fece per di più senza spirito di rivalsa, senza cercare compassione nell’opinione pubblica nonostante una latente depressione lo attanagliasse, ma insegnandoci piuttosto l’importanza della conoscenza e del comprendere prima di esprimere ogni giudizio. Ed è perfettamente con questo intento che ho deciso di scrivere Il lato oscuro del centauro, lasciando da parte la presunzione di dover assolvere con la sua realizzazione a qualche scopo specifico, se non quello di restituire ai lettori, attraverso l’immaginifico mezzo espressivo della poesia tanto cara allo stesso Levi, il profilo di un uomo vero e dalla personalità complessa. Una personalità che ha saputo animare una vita biforme, centaurica appunto, fatta di luci e ombre, così come di parole e silenzi, ma la cui storia è ancora oggi in grado di assurgere a liquido di contrasto nei confronti del nostro odioso disinteresse verso il prossimo. Un veleno che, come quello di Auschwitz, ci impone di perpetuare la via della memoria alla ricerca di un pensiero che si traduca in azione, di un antidoto efficace, insomma, che un giorno possa salvarci. Luca Artioli XXII. Qui, Auschwitz
Non serve qui nascere e adorare luce che seguita, che di Menorah s’alimenta il petto nei suoi bracci come fossero costole e poi cuore a proteggere simboli e sante città. Qui ogni cellula cessa dopo breve movimento, annichilita smentica di slanci e rincorse che fanno vita, che chiamano a paragoni gli anni con quel carico d’amara dolcezza. Qui, ora e nell’attorno che rimane, brucia il tuo dilemma così irrisolto e vi affonda verticale, dove aperto si manifesta il lato buio dell’uomo che sbrana e misconosce religioni. Qui è Auschwitz. E Dio non c’entra, Dio è mai stato. *Il rapporto di Primo Levi con la religione non è sicuramente centrale, né privilegiato. Avviato alla dottrina ebraica dal padre, che a sua volta la viveva senza troppa convinzione, l’autore apprende soprattutto i rituali legati alla tradizione semitica, senza mai viverla veramente. L’esperienza concentrazionaria gli farà dichiarare «C’è Auschwitz, quindi non può esserci Dio», decretando così il lager, dopo vani tentativi di trovare in sé altre risposte, come quel luogo capace di comprovarne la sua non-esistenza.
Articoli che parlano di Il lato oscuro del centauro - 100 anni di Primo Levi
La Voce di Mantova 8 10 19 per Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro -100 anni di Primo Levi »
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SULLE TRACCE DI PRIMO LEVI DALL'INFANZIA AL LAGER LE POESIE COME RACCONTO - Gazzetta di Mantova 22 2 19
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La Gazzetta di Mantova 26 1 19 per Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro»
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Eventi collegati a Il lato oscuro del centauro - 100 anni di Primo Levi
26 10 19 Torino Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro»
Biblioteca Primo Levi, il 26.10.2019alle ore 11.00, Via Ruggero Leoncavallo, 17, 10154, Torino
25 10 19 Torino Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro»
libreria Belgravia, il 25.10.2019alle ore 18.00, Via Vicoforte, 14/D, 10139, Torino
12 10 19 Mantova Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro»
Biblioteca Gino Baratta, il 12.10.2019alle ore 16.30, Corso Garibaldi, 88, 46100, Mantova
6 10 19 Castel Goffredo (MN) Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro»
Libri sotto i portici, il 06.10.2019alle ore 10.30, Piazza Giuseppe Mazzini, 10, 46042, Castel Goffredo (MN)
Mantova 10 4 19 Luca Artioli con «Il lato oscuro del centauro - 100 anni di Primo Levi»
Bar Sociale Mantova, il 10.04.2019alle ore 18.00, piazza Cavallotti, 16, Mantova
Pietole di Borgo Virgilio MN 26 1 19 «Il lato oscuro del centauro - 100 anni di Primo Levi» di Luca
Centro Sociale Il Tiglio, il 26.01.2019alle ore 19.00, piazza Adua, Pietole di Borgo Virgilio MN
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